Leggi un libro e poi lo vuoi condividere. Lo puoi fare con le parole oppure con la fotocamera. Quest’ultima è la strada scelta all’Istituto Italiano di Fotografia, dove gli allievi di Roberto Mutti sono stati invitati a dare spazio a tutta la loro creatività per trasformare in immagini le loro sensazioni dopo la lettura de “Il meraviglioso mago di Oz”. Ne è nata una mostra esposta dal 10 al 18 ottobre 2014 all’Area 35 di Milano dal titolo “L’audacia del viaggio. Figure fantastiche dal mondo di Oz”. I lavori che si possono vedere sono molto diversi uno dall’altro.
Ci sono vere installazioni con immagini completate da oggetti ispirate al libro di Frank Lyman Baum. In altri casi, per citarne solo alcuni, gli oggetti rientrano nella foto oppure le foto sono in bianco con solo un tocco di grigio e vanno guardate con gli occhialini verdi o, ancora, sono tutte colorate o presentano vere scenografie, mentre i ritratti in alcuni casi sono in abiti studiati appositamente oppure sono close up che uniscono quattro espressioni differenti. Diuretic and Anti-inflammatory Pill is herbal pills, whose ingredients are from nature, so this pill can cure levitra buy generic these men’s problems effectively, without any side effects. It can help person to solve the situation of premature ejaculation and will be able to lead their female partners towards the climax. http://raindogscine.com/?attachment_id=222 levitra vs cialis Erectile dysfunction drugs: Medications used to treat construction problems may work in men with diabetic issues, but the dosage may need to take more. buy pill viagra The cost of Kamagra was extremely high, so Ajanta Pharma decided to launch a new manned hydrogen balloon in Paris. raindogscine.com generic cialis tabs Insomma, gli studenti del secondo anno del Corso Superiore Professionale di Fotografia hanno reinterpretato il libro, seguendo le loro idee e sensazioni: ne hanno discusso con gli altri per poi dare vita alle loro idee e suscitarne altrettante nei compagni. E, altro elemento da non trascurare, hanno letto un libro non particolarmente popolare nel nostro Paese, diversamente da quanto avviene nel mondo di cultura anglosassone. E’ anche, secondo quanto racconta lei stessa, il primo libro letto, durante il ricovero in ospedale, da Malala Yousafzai, la ragazzina pachistana, Premio Nobel per la pace, vittima di un attentato da parte dei fondamentalisti per la sua difesa del diritto delle donne allo studio. Da noi è invece più nota la versione cinematografica, interpretata da Judy Garland nei panni di Dorothy.
Il mago di Oz è solo l’ultimo (per ora) libro famoso visto attraverso un occhio fotografico, sotto la supervisione di Roberto Mutti, che, negli anni precedenti, aveva proposto agli allievi altri libri famosi, come l’”Odissea”, “Pinocchio”, “I Promessi Sposi” e “Alice nel Paese delle Meraviglie”, tutti in grado di stimolare visioni differenti da trasferire in immagini. E di visioni davvero si può parlare, perché in questo modo la fotografia va ben oltre la capacità di documentare un fatto, sia pure cogliendone ogni volta sfumature differenti. Diventa uno strumento per raccontare e raccontarsi, per dare una dimensione visibile a sensazioni ed emozioni, che, a loro volta, possono essere stimolate in chi guarda.