Vincenzo Nibali ha vinto il Tour de France. Non accadeva da sedici anni che un azzurro portasse a casa “La Grande Boucle”, da quella strepitosa vittoria di Marco Pantani.
E’ stata “un’emozione forte – per usare le parole dello stesso Nibali dopo il trionfo – vedere tutta questa gente e gli Champes Elysees” (fonte: “IB Times”). E noi condividiamo pienamente, Nibali ha dato spettacolo su ogni terreno, attaccando con generosità e coraggio in tutti i finali appena impervi, come nel ciclismo d’altri tempi, e portandosi a casa pure quattro vittorie di tappa.
Il presidente del Coni Malagò ha parlato semplicemente di un “campione che onora lo sport italiano” (fonte “Rai”).
E Vincenzo ha vinto letteralmente dominando, tanto che non sono mancati ombre e sospetti di doping, soprattutto da certa stampa d’oltralpe. Persino Armstrong ci si era messo con le sue dichiarazioni a “Le Monde” dell’anno scorso: “Impossibile vincere il Tour senza ricorrere al doping” – dichiarava l’americano.
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Noi riteniamo che avrebbe vinto comunque, anche perché Contador aveva oltre due minuti di distacco al momento del ritiro. E Vincenzo sa decisamente correre con intelligenza e sagacia tattica, oltre che con generosità, come ha dimostrato anche nella tappa vinta sul pavè, dove si è avvalso dell’aiuto della squadra e ha preso un vantaggio che “ha scoraggiato i rivali” – ha raccontato l’ex campione delle Fiandre Van Petegem (fonte: “Gazzetta dello Sport”).
C’è chi è “lento” e chi è “rock”, raccontava Celentano.
Nibali è decisamente rock.