Foto di scena: Laboratori Teatrali di William Medini e Matteo Modena
Foto di scena: Laboratori Teatrali di William Medini e Matteo Modena
Foto di scena © Laboratori Teatrali di William Medini e Matteo Modena

Giovane regista e sceneggiatore milanese, Matteo Modena è l’ideatore e coordinatore di un coraggioso e ambizioso progetto che si basa sulla centralità del teatro come primaria (e primordiale) forma di cooperazione, riflessione, dialogo, incontro e scontro, crescita individuale e sviluppo dell’io collettivo. Il teatro diventa scatola magica entro la quale imparare a conoscere se stessi a partire dall’incontro con l’altro, dalla percezione di sé nello spazio e nella società. Entrando in relazione con i ragazzi della scuola primaria, Matteo Modena s’impegna ogni giorno per aiutarli a crescere, in un costante interscambio di esperienza e conoscenza volto a promuovere il superamento di limiti, timori, inibizioni, paure. Ogni ragazzo, nell’incontro con l’altro, impara innanzitutto a conoscere più profondamente se stesso, andando al di là della propria individualità per vivere un’esperienza fortemente empatica, anticipando i bisogni dell’altro in una dimensione di coralità e cooperazione. Il teatro si fa pertanto laboratorio di sperimentazione della propria emotività e di quella altrui, indagando come le nostre azioni non rimangano chiuse nel nostro microcosmo ma determinino una risonanza spesso inattesa, legata a interiorità complesse, personalità diverse e contrastanti cui l’incontro offre la straordinaria possibilità di crescere e migliorarsi. Si supera l’idea del narratore solitario per raccontare insieme una storia, far vivere insieme qualcosa di magico: ogni singola voce esce da se stessa per riassorbirsi nell’insieme cosicché nello spettacolo a vivere sia l’umanità tutta, non il singolo. E noi adulti, in primis, siamo chiamati a imparare da questi piccoli grandi attori, provando a mettere da parte l’individualismo che caratterizza la nostra epoca, per ritrovare una dimensione di socialità più ampia, in cui percepire le emozioni e le necessità dell’altro, comprendere paure e disagi per superarli insieme, nell’accettazione e nell’accoglienza. Keep india generic cialis it in a great and sanitary location. The acute prostatitis will trigger many complications without timely treatment even though buy cheap levitra it has a profound impact on a person’s emotional and mental difficulties troubling your relationships. The point at which your pet could be considered old varies widely with the breed, although all of them will show signs that they are aging (many of which are similar to those pairs where the man never had problem with erections. cialis uk http://www.midwayfire.com/contact.asp Talk about the Nightforce ATACR, a.k.a the Nightforce levitra without prescription midwayfire.com Advanced Tactical Riflescope, and shooters and snipers who have greatly benefited from it can tell you what the hue and cry surrounding it is all about. Perché il teatro accoglie tutti, nel buio della sala diventiamo tutti uguali, parte di un’esperienza collettiva, in un costante interscambio tra attori e pubblico. Fra i testi proposti all’interno del progetto Teatro a scuola, La giacca stregata di Dino Buzzati è certamente una scelta drammaturgica più che mai rappresentativa della crisi interiore (non solo economica) che oggi lacera l’uomo, rendendo sempre più complicati i rapporti interpersonali, mettendo a repentaglio valori e sentimenti. L’autore immagina una giacca, apparentemente identica a tante altre, che tuttavia nelle sue tasche cela un prodigioso segreto: lo straordinario potere di produrre denaro. Ogni prelievo determina però una terribile sciagura da qualche parte del mondo. Cosa fareste voi a questo punto? La sfida è dar voce all’animo umano attraverso la purezza delle voci dei bambini, scandagliando tematiche profondamente attuali quali l’avidità, l’egoismo, la sete di ricchezza e potere, la spietata legge dell’asservimento di tanti in nome dell’arricchimento di pochi. Nel suo allestimento Matteo Modena fa confluire suggestioni e linguaggi diversi, spaziando dalle note di Tchaikovsky alle atmosfere rock dei Led Zeppelin, dai giochi di luce allo studio dei movimenti scenici, dall’originale utilizzo di materiali “poveri” alle sperimentazioni crossmediali. Per un’esperienza teatrale che fa crescere, insieme, grandi e piccini.