Foto: locandina film "X-Men. Giorni di un futuro passato"
Foto: locandina film "X-Men. Giorni di un futuro passato"
Foto: locandina film

Liberamente ispirato all’omonimo fumetto degli X-Men, scritto e disegnato da Chris Claremont e John Byrne (in assoluto tra i migliori tandem fumettistici di sempre) circa 30 anni fa, il racconto narra del più celebre gruppo di mutanti in un futuro, dalle tinte piuttosto fosche, in cui un particolare tipo di androidi, le Sentinelle, hanno quasi sterminato i portatori del cosiddetto gene X, quello che per intenderci fornisce i superpoteri, oltre a un’altra fetta di umanità, potenzialmente mutante e non. Tale per cui, l’unica possibilità è scambiare la coscienza di uno di loro del suo sé del passato, ma cinquant’anni prima. Va da sé, quindi, che per ovvi motivi, il cosiddetto potere rigenerante, la scelta cade su Wolverine, con l’obiettivo di convincere le versioni giovani degli altri a cambiare il corso degli eventi che ha portato al disastro.
Assolutamente senza esagerare, si tratta del miglior film di supereroi mai realizzato finora, a partire da regia e sceneggiatura estremamente raffinate, i cui pregi ulteriori sono la travalicazione di ogni genere narrativo, inevitabilmente con tutti i possibili What If (“Cosa sarebbe accaduto se…” , ndr) da “Sliding Doors” a “Minority Report”, alla saga di “Ritorno al futuro” fino a “Terminator”. Il tutto grazie anche a un cast veramente stellare, che vede inoltre Nichoals Hoult, Shawn Ashmore, Halle Berry, Ellen Page, Omar Sy, Famke Janssen, James Marsden, già visti nei precedenti film. E dire che, comprendendo anche gli spin-off, con questo siamo già a quota sette film.
Il racconto si pone evidentemente su due piani narrativi, un presente apocalittico e un passato ancora tutto da riscrivere, con un gioco di specchi deformanti che come sempre contrappone il professor X-Charles Xavier (Stewart/McAvoy) a Magneto-Erick Lehnsherr (McKellen/Fassbender) in cui Wolverine (Jackman) e Mystica (Lawrence) rappresentano rispettivamente l’ago della bilancia e la scheggia impazzita.
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E, per finire, un occhio anche al cosiddetto potere della paura, lo stesso che ha pesantemente condizionato gli ultimi 13 anni, di storia reale, dall’idea di un grande fratello orwelliano, per cui tutti dovrebbero essere registrati e controllati, fino all’ipotesi di prevenzione degli eventi addirittura prima che gli stessi possano avvenire.

X-Men. Giorni di un futuro passato di Brian Singer, Azione, 130’, USA, 2014
Con Hugh Jackman, Jennifer Lawrence, Patrick Stewart, Ian McKellen, James McAvoy, Michael Fassbender