Un commediografo ormai finito e privo d’ispirazione, schiacciato dal fiasco clamoroso registrato dal suo ultimo spettacolo, schiavo di un insano desiderio di potere e denaro oltre ogni forma di moralità. Una moglie innamorata e devota, prigioniera dell’egocentrismo e dell’avidità del marito. Un giovane scrittore pronto a tutto pur di raggiungere il successo, sino a rendersi complice di un omicidio. Sono questi i protagonisti di una pièce che si colloca a metà strada fra il thriller e la commedia, incastrando tensione e comicità in un tessuto drammatico tipico del giallo. Trappola Mortale, scritto dallo statunitense Ira Levin e rappresentato per la prima volta a Broadway nel gennaio 1978, torna in scena sul palcoscenico del Teatro Manzoni di Milano in una nuova veste 2.0, dove l’obsoleta macchina da scrivere cede il passo al moderno Macbook. Corrado Tedeschi – incontrastato mattatore, in scena dall’inizio alla fine dello spettacolo – dà vita a un Sydney Bruhl dalla personalità complessa e ricca di sfumature, dal crudele cinismo all’irresistibile sense of humor, dall’isteria al delirio d’onnipotenza, in una delle sue migliori performance. Una magnifica Miriam Mesturino interpreta con intelligenza, talento e sensibilità il personaggio di Myra, donandole un’eccezionale verve drammatica che le permetterà di emergere con forza sulla scena, ben lungi dall’essere schiacciata dalle fanatiche smanie di protagonismo del marito. Più dimessa e di scarso spessore drammaturgico la prova di Ettore Bassi che, provenendo dal mondo della fiction televisiva, non riesce ad imporsi con incisività sul palcoscenico teatrale. Non aiutato da una scenografia fissa e appesantita da un’eccessiva quantità di elementi, privo di un approfondito studio illuminotecnico così come di scelte musicali identificative, lo spettacolo accusa una certa staticità, arrancando in alcuni punti per poi riprendere ritmo con qualche coup de théâtre neanche troppo originale. Seppur nato sulla base di un eccellente adattamento teatrale di Ennio Coltorti (con traduzione di Luigi Lunari), Trappola Mortale non decolla, andando a privilegiare comicità e battute da cabaret (seppur piacevolissime) a spese di quella suspense che nel giallo non può mai mancare. Degna di nota l’interpretazione di Silvana De Santis, esplosiva ed irresistibile nel ruolo della medium Helga.
Giudizio: **
ARTÙ presenta:
Trappola mortale di Ira Levin
Traduzione di Luigi Lunari
Adattamento di Ennio Coltorti
Con Corrado Tedeschi, Ettore Bassi, Miriam Mesturino, Giovanni Argante, Silvana De Santis
Regia di Ennio Coltorti
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Costumi: Maria Grazia Santonocito
Disegno luci: Stefano Lattavo
Musiche originali: Gary Yershon
Sound Designer: Simon Baker
Effetti speciali: Galiano Fx
Maestro d’armi: Alberto Bellandi
Milano, Teatro Manzoni, via Alessandro Manzoni 42
Dall’8 al 25 maggio 2014
www.teatromanzoni.it