Quando s’immerge una zolletta di zucchero in una tazza di caffè avviene, prima del suo scioglimento, un lento fenomeno di contaminazione: il liquido scuro irrora tutto il solido, che cambia quindi colore, e quando la mutazione cromatica si è completata inizia il disfacimento della mattonella zuccherina, finché il cristallo svanisce completamente nella bevanda calda. Constatazione empirica che porta Edoardo a una riflessione a voce alta, condivisa con Valentina, la sua partner di palcoscenico trasferitasi a Londra per un lavoro poco qualificante e tornata da poco a Milano. Forse un’involontaria metafora dell’ambiente che li circonda? Entrambi sono stati contattati per un provino pilota in una fiction televisiva, su indicazione di un fantomatico autore che li avrebbe segnalati a un produttore per niente affidabile. Un’occasione per avere successo e crearsi in una Milano sempre più modaiola e costosa, tra le monumentali opere edilizie legate all’Expo e gli esclusivi Happy Hour dei locali fashion, l’opportunità di abbandonare il precariato teatrale per un lavoro ben retribuito, poiché – si sa! – in TV i soldi non mancano mai. Piero, il produttore, riesce a dividere la coppia disgregandone i principi, e al traguardo agognato non arriveranno tutti, travolti da un sistema che fa della corruzione una lotta per la sopravvivenza.
Saccarina di Davide Carnevali, finalista del Premio Riccione 2007, offre uno spaccato sulle incertezze del mondo teatrale, descrivendone le problematiche proprio nella metropoli considerata ancora un polo nazionale del settore, Milano, che da città del lavoro si sta in realtà sempre più trasformando in quella dell’apparenza e dell’illusione. Silvia Giulia Mendola, Fabrizio Martorelli e Alberto Onofrietti, rispettivamente nei ruoli dei due poco brillanti attori e del disonesto produttore televisivo, con una straordinaria vis comica confezionano uno spettacolo in cui le ambizioni si mischiano alle miserie, tra gli ingranaggi di un meccanismo che ormai stritola tutto e considera i valori come una fastidiosa pustola da rimuovere. Siparietti a coppie alterne, interazione con il pubblico, al punto da sfiorare il cabaret, e movimento danza sono ingredienti che conferiscono vivacità e ritmo alla pièce, tra gag dal retrogusto drammatico e caratterizzazioni, come quella di Piero/Onofrietti, che ben sottolineano il fluido sociale in cui la capitale lombarda è immersa. L’effetto ottenuto, grazie all’eccellente interpretazione di tutti, è quello di servire una traduzione cinica del presente, descrivendo una chimica umana in cui l’artificio sostituisce l’essenza per disintegrarsi nella sostanza magmatica dove tutto è omologabile, dentro i confini di una cornice edulcorata come la saccarina. La quale, occorre non dimenticarlo, contrariamente allo zucchero, si scioglie subito nel caffè …
Giudizio: ****
Produzione PianoInBilico
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Saccarina di Davide Carnevali
Finalista nell’edizione 2007 del Premio Riccione per il teatro
Diretto e interpretato da Silvia Giulia Mendola, Fabrizio Martorelli, Alberto Onofrietti
Milano, Teatro Franco Parenti, Sala AcomeA, via Pier Lombardo 14
Dal 15 al 24 aprile 2004
www.teatrofrancoparenti.it