Un viaggio onirico, nel buio e tra i fantasmi della notte – figure/personaggi dalla monumentale presenza – che appaiono d’un lampo come entità evocate dal più profondo nulla. Sono memorie? Sono parole che si son fatte persona? Attori come busti di gesso -una collezione di statue antiche- che prendono vita e voce. Parlano, con la grandezza, la suprema chiarezza e la sontuosa veste della parola di Shakespeare: danno sonorità al senso della parola, -recitano-; e la musica si fa compagna della voce, la segue, passo dopo passo, come l’ombra.
Ai nostri occhi, sprofondati nel buio, appare sulla scena l’apparenza di un ossario – teschi di cenere – “…polvere alla polvere…”, si direbbe. Ed è infatti dalle profondità di ieri, quasi come echi di vita, dietro un velo nero (un sudario aereo che evoca la Morte), sulla superficie del nulla, dell’oscurità totale che, come farfalle notturne, si anima/no, come di luce (o di volontà) propria, i personaggi del dramma, accecati da vapori di luce. L’estesa lontananza del passato da cui riemergono è resa con efficacia da una diversa e diseguale dislocazione sulla scena: qui parla Antonio, lì Cesare da Roma…e la languida fremente Cleopatra è forse la falena più bella; i suoi occhi ingigantiti attraverso uno schermo-diaframma che amplifica in video i volti e i corpi e le mani.
Tutto è nero; o bianco, come in un film in bianco e nero non più muto.
Questa edizione di Antonio e Cleopatra, dramma classico di Shakespeare poco rappresentato, ha debuttato, ottenendo grande successo, nell’ambito di Napoli Teatro Festival Italia nel giugno 2013.
Luca De Fusco, che ne ha curato adattamento e regia, si dichiara contro ogni sorta di naturalismo e ottiene e ci elargisce, con un’ardita contaminazione tra teatro cinema e musica, uno spettacolo di rara potenza e fascinazione.
Giudizio: ***1/2
Teatro Stabile di Napoli, Fondazione Campania dei Festival
Napoli Teatro Festival Italia
Arena del Sole – Nuova Scena -Teatro Stabile di Bologna
Antonio e Cleopatra di William Shakespeare
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Con Luca Lazzareschi, Gaia Aprea, Paolo Cresta Stefano Ferraro, Serena Marziale, Giacinto Palmarini, Alfonso Postiglione, Federica Sandrini, Gabriele Sauriom, Paolo Serra, Enzo Turrin e con la partecipazione in video di Eros Pagni e del Corpo di ballo del Teatro San Carlo di Napoli
Adattamento e regia di Luca De Fusco
Scene: Maurizio Balò
Costumi: Zaira de Vincentiis
Luci: Gigi Saccomandi
Musiche: Ran Bagno
Suono: Hubert Westkemperer
Coreografie di Alessandra Panzavolta
Milano, Teatro Carcano, Corso di Porta Romana 63
Dal 12 al 23 febbraio 2014
www.teatrocarcano.com