Una suggestiva inaugurazioneper la quarta edizione del festival Uovo,dedicato alle “performing arts” (fra teatro, danza, arti plastiche e visive). Per l’occasione la Rotonda di via Besana è aperta di sera, ed un percorso costellato dalla luce delle candele ci accompagna all’ingresso della chiesa che sorge al centro della Rotonda. Poche seggioline di plastica trasparente disposte in semicerchio invitano ad accomodarci, mentre lo sguardo viene calamitato su una scena resa maestosa ed “ascetica”al tempo stesso dal colonnato attorno al quale sono distesi quelli che in apparenza sembrano ampi lenzuoli bianchi . L’artista che apre le danze è Julie Nioche, giovane coreografa francese che porta avanti una personale sperimentazione sul corpo e sul movimento unitamente a spunti tratti dallo studio della psicologia. La performance che presenta è pensata per essere sviluppata in luoghi di “forte impatto architettonico”, e di volta in volta muta, si evolve e si adatta ai diversi contesti scenico-spaziali. Si tratta più specificamente di una “performance-installazione”: la danzatriceinteragisce e a volte si muove al ritmo di una “forma” fluttuante, che sembra attirare ed assorbire la luce e farne onde. L’atmosfera è quella del più ermetico dei sogni, un coacervo di simboli, sensazioni e stati d’animo. Il lavoro sul corpo è accurato,ed a volte sorprendente: partendo da movimenti minimi, impercettibili, la “danza” esplode e diventa mare, cielo, pesce, uccello, o qualcosa che racchiude tutto questo insieme. La struttura “al fianco” della danzatrice prende vita, e diventa a sua volta un cavallone, onde alte e morbide che accolgono il suo tuffo improvviso e liberatorio. Il concerto di luce-buio e di suoni estremamente evocativi tiene il tempo, un “tempo senza tempo” e senza spazio che porta a galla sensazioni di pancia e personalissime. E’ come se osservassimo attraverso un velo leggero, ed ogni volta che avviene un tuffo di luce-buio, di suono-silenzio, o un fisico” immergere ed emegere”del corpo della danzatrice, siamo noi, seduti al di là, a viverlo. Una performance al confine fra danza e psico-dramma, fra teatro del corpo e delle emozioni (il che, poi, quasi sempre coincide). Una sperimentazione interessante da osservare e studiare per qualsiasi artista, in qualsiasi campo si operi e crei.
UOVO Performing Arts Festival 2006
H2O NaCl CaCO3 di Julie Nioche
Association Fin Novembre (F)
Milano, Rotonda di via Besana, 10 maggio 2006
www.bymed.org