E’ un’operazione site-specific Il Palazzo d’Atlante, spettacolo che apre in prima assoluta il fitto programma concertistico riminese proposto dalla 64 esima Sagra Malatestiana, eseguito dal prezioso ensemble barocco Sezione Aurea guidato da Luca Giardini ed agito dall’interessante gruppo teatrale di ricerca Anagoor. Il Palazzo incantato, opera classica di Luigi Rossi su libretto del cardinale Roncigliosi (futuro Papa Clemente IX), ispirato al celebre canto dodicesimo dell’Orlando furioso ariostesco, debuttò per la prima volta a Palazzo Barberini alle Quattro Fontane nel 1642 con scenografie di Andrea Sacchi e favolose macchinerie teatrali di Gian Lorenzo Bernini. L’opera, riproposta nello splendido scenario del Cantiere del Teatro Amintore Galli in recente e parziale ristrutturazione, rispetto alla versione originaria che durava più di 6 ore, è stata condensata in un adattamento di un’ora e mezza. NelIa mise en scène de Il castello di Atlante convivono la poetica della meraviglia barocca e il gusto ripulito dagli eccessi che sarà proprio dell’Arcadia, inganno e disillusione, classicità e contemporaneità. Questa gesamtkunstwerk multisensoriale per un gruppo ristretto di spettatori, prende vita nell’elegante Vestibolo del Teatro neoclassico con un prologo ipnotico cadenzato da un susseguirsi di voci manipolate elettronicamente, accompagnate da un video in loop che proietta sulle pareti immagini di giovani deceduti (riproposte poi – seppur lievemente modificate sotto forma di ritratti- nella cornice originale centrale architettonica del salone superiore con rimandi ai Revenants di Bill Viola). L’opera si sviluppa quindi nella bella sala del Ridotto, affrescata, adorna di statue e specchi in cima ad un’imponente scala intervallata da colonne di marmo. Siamo dentro al Palazzo d’Atlante, dentro all’illusione, all’inganno, dentro alla metafora -straordinario strumento di conoscenza nelle mani dell’uomo- della vita: è qui che arriva Orlando ed è qui che il mago Atlante ha condotto Ruggiero insieme a Prasildo, Iroldo, Astolfo, Marfisa… attraendoli con i loro oggetti di desiderio, per metterli in salvo dalla morte ma sottraendoli nel contempo alla realtà. Ad inizio performance i giovani giacciono sotto ai nostri occhi emblematicamente distesi seminudi sotto sudari bianchi sul pavimento freddo e saranno via via ridestati dalla voce dei soprani accompagnati dalle note di 9 solisti che fungono ora da alter ego che li dotano di parola, ora da corifei. They are just generic discount levitra as safe and effective driver. They are generic tadalafil tablets discouraged from speaking up and getting potential treatment with the doctor. Restriction of blood flow can arise from sports get viagra in canada activities. Successful generic viagra line Graphic outline fills a man to achieve and maintain enough penile erection during a sexual intercourse. Durante lo spettacolo gli attori a volte agiscono in sincrono con i cantanti altre volte creano piccoli quadri al di là di quinte naturali formate dalla stessa struttura della sala. All’arrivo di Astolfo e al suono del suo corno dame e cavalieri saranno svegliati dall’incantesimo, corredati di una nuova consapevolezza; dopo un ritmato ed innocente divertissement fitto di indovinelli ed intrecci di corone floreali rimandanti all’Arcadia e a quadri preraffaelliti si ribelleranno tutti al sortilegio del mago con il gesto totalizzante accanito e disperato della distruzione di centinaia di fiori, simboli per antonomasia della vanitas. Ad incantesimo svanito,un intenso profumo di petali invade la sala e perpetua quella poetica della meraviglia che fu propria del Seicento.
Il Palazzo di Atlante
Musica Luigi Rossi-Libretto Giulio Rospigliosi
Eseguite da Sezione Aurea Silvia Vajente, soprano
Elena Cecchi-Fedi, soprano
Elena Bernardi, soprano /alto
Alberto Allegrezza, tenore /alto
Luca Giardini, violino e direzione musicale
Ayako Matsunaga, violino
Andrea Inghisciano, cornetto
Hildegard Kuen, viola contralto
Rosita Ippolito, viola tenore
Patxi Montero, violone in sol
Alessandro Palmeri, violoncello
Michele Pasotti, tiorba e chitarra battente
Filippo Pantieri, clavicembalo e tastiere storiche
Revisione della partitura e consulenza musicologica Giovanni Andrea Sechi
Ideazione ed allestimento scenico Anagoor
Con Viviana Callegari, Mattia Chiaravallotti, Marco Crosato, Giovanni Genovese, Giacomo Marin, Marco Menegoni, Gayanée Movsisyan, Eliza Oanca, Claudia Zanella.
Costumi Serena Bussolaro, Simone Derai, Silvia Bragagnolo.
Video Moreno Callegari, Simone De
rai, Giulio Favotto, Marco Menegoni.
Direzione della fotografia Giulio Favotto | Otium
Assistenti Claudio Carraro, Daniele Fraccaro Concept Moreno Callegari, Simone Derai, Marco Menegoni.
Regia Simone Derai.
Rimini , Cantiere del Teatro Galli, 13 e 14 agosto 2013