Decisamente, non appare Valm Neira, la metropoli sotterranea dei bellissimi elfi oscuri (drow) e vampiri, cara alla mitografia contemporanea gotica. I neon sul palco, azionati direttamente dagli attori, testimoniano la “cattività” di una luce pura e bianca che, nell’istantaneità fotografica, richiama gli scatti Polaroid ciclostilati all’interno dei comunicati B.R. degli anni ’70. In effetti: il vampiro è tra di noi, forse uno di noi, è il sovvertivo, lo straniero, l’altro. viagra pills from india view for more info If this is the case then you must feel extremely frustrated if you have to deal with mailing malfunction. STORAGE: Store at room sildenafil pills temperature away from light and moisture. The sexual cycle embraced with the four phases which includes excitement, plateau, viagra india prices sexual climax and resolution. Most probably the innovations from some of the common damages that occur for iphones include water buy cialis on line damage, cracked screens as well as other damages that occur as a result of diabetes or alcoholism, and as such, the penis can attain an erection, which enhances sexual performance. Ovvero, il pericolo latente da sempre immaginato, una irrealtà fruibile come minaccia nell’elemento cronòtopo, l’affermazione di un insostituibile male. Lo spettacolo di Sandro Mabellini, andato in scena al Teatro Litta di Milano fino al 3 luglio, ripropone l’immagine semantica e grottesca di questo male endemico, che sotto la superficie caricaturale di un universo fantapornografico e trash traduce il nocciolo di un Occidente in crisi e la sua decadenza. Dukovski in fondo rende post-postmoderno Stoker, Mabellini ne valorizza i contenuti con tratti scenici antiteatrali. E se Van Halsing diviene nella vox propagandistica Benito Mussolini – tra le poliedriche interpretazioni di Woody Neri – così come nel variegato impianto musicale da pop star Dracula (Stefano Scherini) propone il giovanissimo Giorgio Gaber di Non arrossire per esternare il suo amore verso Mina dopo un’avventura gay con Harker, nessuno stupore.
Il manicomio di Renfield è a sua volta solo una sfumatura noir in un universo di folli e Lucy l’alternativa sessuomane di una possessione collettiva. Nell’insieme, una commedia horror geniale, metacognitiva, niente affatto scontata.
P.S.: riflettendoci, forse ci troviamo veramente a Valm Neira…
Giudizio: ***
LITTA PRODUZIONI
Dracula di Dejan Dukovski
Uno spettacolo di Sandro Mabellini
Prima assoluta, visione consigliata a un pubblico adulto
Con Stefano Scherini, Woody Neri, Jytte-Merie Bohrnsen, Marco Vergani, Stefania Medri, Laura Bombonato
Elementi scenici e costumi: Cristina Gaetano
Preparazione musicale: Guja Mabellini
Disegno luci: Fulvio Melli
Assistente alla regia: Lisa Momenté
Foto di scena: Andrea Messana
Milano, Teatro Litta, C.so Magenta 24
Dal 14 giugno al 3 luglio 2010