Con Fantasmi, Enzo Vetrano e Stefano Randisi esplorano in uno studio di giochi e sovrapposizioni la poetica di Luigi Pirandello sui temi che riguardano la fine e l’accettazione della morte. La riscrittura di Sgomberi e L’uomo dal fiore in bocca incrocia i dialoghi surreali di Totò e Vicè, maschere del teatro di Franco Scaldati in una celebre trilogia degli anni Settanta, punta di un iceberg ironico e grottesco che portano alla riconsiderazione drammatica sull’immanenza della vita e il suo immancabile epilogo.
In realtà, lo spettacolo inizia già in sala tra il pubblico entrante, dove gli attori si aggirano come spettri di una tormentata esistenza che Pirandello ha voluto esprimere con la sua opera. Sul palco, tre sedie e uno sfondo dove appare, quasi trait d’union tra i diversi capitoli della rappresentazione, una ferrovia. Due to this disorder, at first a man faces up to his most trusted ally being out of commission, he forgets everything cialis 10 mg else. They also lead for the appropriate production of cGMP enzymes which improvise the flow of the blood along the male reproductive organ & therein helps with the stable generic cialis without prescription https://unica-web.com/archive/2018/SUNCICA-FRADELIC-candidate-UNICA2018.html erection of the penile region during the sexual activity. Some men find that their interest buy cheap cialis in sex decreases as they get older. If you consider that the heart is responsible for blood glucose homeostasis but also increases the activity of enzymes; thus affording a better utilization of glucose by insulin-dependent pharmacy online viagra pathways. I binari di un treno sono tutto sommato i fili conduttori di un destino che non può conoscere variazione: la mèta di un convoglio è segnata da quella traccia ferrata che conosce una partenza e un arrivo, esattamente come la vita di un uomo.
Le luci soffuse e i suoni conferiscono un aspetto onirico allo spettacolo che conduce lo spettatore ad esplorare gli anfratti più nascosti della drammaturgia di Pirandello, e l’incontro con un altro siciliano, Scaldati, figura atipica del teatro contemporaneo, appare come l’empatia che si crea quando, nello scompartimento di un treno, due estranei iniziano a colloquiare e scoprono le loro affinità elettive, mentre il convoglio li porta inesorabilmente alla stessa destinazione.
Un lavoro ben fatto, commovente con qualche tratto comico innaffiato da un’ironia amara, ben interpretato dai due attori siciliani e una brava Margherita Smedile, che, dopo I giganti della montagna della scorsa stagione, aggiunge una tessera importante al mosaico su Pirandello che Vetrano e Randisi hanno ormai da più di un decennio iniziato a comporre.
E per chi ha già imparato ad apprezzarli, è uno spettacolo da non perdere.
Giudizio: ***
Una produzione TEATRO DE GLI INCAMMINATI/DIABLOGUES
Fantasmi (L’uomo dal fiore in bocca – Sgombero – Colloqui coi personaggi) di Luigi Pirandello
e con Totò e Vicè di Franco Scaldati
Testo e regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi
Con Enzo Vetrano, Stefano Randisi e Margherita Smedile
Luci: Maurizio Viani
Scene: Marc’Antonio Brandolini
Costumi: Mela Dell’Erba
Suono: Alessandro Saviozzi
Milano, Teatro Carcano, C.so di Porta Romana 63
Dal 12 al 18 dicembre 2011