La figura di una donna in un sontuoso mantello rosso sullo sfondo del sipario rosso, le mani calzate da un paio di lunghi, accesi guanti rossi: è Ipazia, filosofa e scienziata vissuta nel quarto secolo.
La sua vita e la sua storia sono una riscoperta recente.
Scrivono di lei storici del suo tempo e il suo allievo prediletto: Sinesio di Cirene; nel corso della storia ha ispirato artisti e scienziati.
Emblema della donna che rivendica il diritto di esistere come essere autonomo, esempio di coerenza tra vita personale e forza delle proprie idee, Ipazia porta già nel suo nome il seme del suo destino.
Un’interpretazione del suo significato potrebbe essere: “la nota più alta della scala musicale greca”.
Neoplatonica, fedele a Plotino, astronoma e matematica, Ipazia vive ad Alessandria d’Egitto, studia e ricerca incessantemente risposte alla sua sete di conoscenza; insegna e raccoglie attorno a sé discepoli e seguaci.
E’ però invisa a molti; è donna che si arrischia a ribaltare gli schemi, è persona rivoluzionaria: un personaggio scomodo che avrà una drammatica fine, il suo corpo bruciato sul rogo.
Lo spettacolo a lei dedicato si inserisce nel Progetto ScienzaInScena , nato nel 2002 da un’intuizione di Maria Eugenia D’Aquino, per diffondere il sapere scientifico attraverso diversi mezzi espressivi, tra i quali, il teatro.
Ipazia è collocata in uno spazio- tempo futuribile: nel 2415, in un antro semibuio d’atmosfera metafisica, con rotoli e rotoli bianchi di carta che rimandano alla messe preziosa della biblioteca di Alessandria.
Qui si evoca la Storia: e una molteplicità di voci ritessono a brani, a stralci, a pezzi, la piccola grande storia di Ipazia: una storia di coraggio, di purezza, d’intelligenza.
E’ la stessa D’Aquino a As these drugs have long shelf life, you could save money when you buy them in bigger packaging. buy cheap cialis Even the generic viagra sales government’s newest facilities are pressed to keep pace. When a person takes physical therapy in Medford, he will be involved in therapy techniques that will help to strengthen and improve their range of motion, manage and reduce pain resulting from various injuries, improves motor function, muscle strength and make use buying sildenafil online of therapeutic devices to help with these minor problems. They can easily choose whatever they like, without any limitations. you could try here cialis generic overnight impersonare Ipazia: con vibrante partecipazione ci restituisce, grazie alla drammaturgia di Tommaso Urselli, la sempiterna attualità di chi si interroga e rimane fedele a se stesso.
Effetti di evocativa suggestione, la musica, che pare levitare dallo spazio; i costumi, a delineare un essere fuori dal tempo.
Giudizio: **1/2
Produzione PACTA . dei Teatri
Progetto DonneTeatroDiritti – ScienzainScena
Ipazia. la nota più alta – frammenti
Ideazione Maria Eugenia D’Aquino
Drammaturgia: Tommaso Urselli
Con Maria Eugenia D’Aquino
Regia di Valentina Colorni
Assistente alla regia: Claudia Galli
Musiche originali dal titolo Ai limiti dell’aria di Maurizio Pisati
Spazio scenico: Andrea Ricci
Disegno luci: Fulvio Michelazzi
Costumi: Mirella Salvischiani e Alessandro Aresu
Tecnico Emanuele Cavalcanti
Supporto scientifico: Tullia Norando, Paola Magnaghi – Politecnico di Milano e Stefano Sandrelli – INAF Osservatorio Astronomico di Brera
Spettacolo inserito nell’abbonamento ‘Invito a Teatro’
Milano, Teatro Oscar, via Lattanzio 58
Fino al 17 marzo 2012