Foto: Maria Eugenia D’Aquino © Irene MagheriniLa figura di una donna in un sontuoso mantello rosso sullo sfondo del sipario rosso, le mani calzate da un paio di lunghi, accesi guanti rossi: è Ipazia, filosofa e scienziata vissuta nel quarto secolo.

La sua vita e la sua storia sono una riscoperta recente.

Scrivono di lei storici del suo tempo e il suo allievo prediletto: Sinesio di Cirene; nel corso della storia ha ispirato artisti e scienziati.

Emblema della donna che rivendica il diritto di esistere come essere autonomo, esempio di coerenza tra vita personale e forza delle proprie idee, Ipazia porta già nel suo nome il seme del suo destino.

Un’interpretazione del suo significato potrebbe essere: “la nota più alta della scala musicale greca”.

Neoplatonica, fedele a Plotino, astronoma e matematica, Ipazia vive ad Alessandria d’Egitto, studia e ricerca incessantemente risposte alla sua sete di conoscenza; insegna e raccoglie attorno a sé discepoli e seguaci.

E’ però invisa a molti; è donna che si arrischia a ribaltare gli schemi, è persona rivoluzionaria: un personaggio scomodo che avrà una drammatica fine, il suo corpo bruciato sul rogo.

Lo spettacolo a lei dedicato si inserisce nel Progetto ScienzaInScena , nato nel 2002 da un’intuizione di Maria Eugenia D’Aquino, per diffondere il sapere scientifico attraverso diversi mezzi espressivi, tra i quali, il teatro.

Ipazia è collocata in uno spazio- tempo futuribile: nel 2415, in un antro semibuio d’atmosfera metafisica, con rotoli e rotoli bianchi di carta che rimandano alla messe preziosa della biblioteca di Alessandria.

Qui si evoca la Storia: e una molteplicità di voci ritessono a brani, a stralci, a pezzi, la piccola grande storia di Ipazia: una storia di coraggio, di purezza, d’intelligenza.

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Effetti di evocativa suggestione, la musica, che pare levitare dallo spazio; i costumi, a delineare un essere fuori dal tempo.

Giudizio: **1/2

Produzione PACTA . dei Teatri

Progetto DonneTeatroDiritti – ScienzainScena

Ipazia. la nota più alta – frammenti

Ideazione Maria Eugenia D’Aquino

Drammaturgia: Tommaso Urselli

Con Maria Eugenia D’Aquino

Regia di Valentina Colorni

Assistente alla regia: Claudia Galli

Musiche originali dal titolo Ai limiti dell’aria di Maurizio Pisati

Spazio scenico: Andrea Ricci

Disegno luci: Fulvio Michelazzi

Costumi: Mirella Salvischiani e Alessandro Aresu

Tecnico Emanuele Cavalcanti

Supporto scientifico: Tullia Norando, Paola Magnaghi – Politecnico di Milano e Stefano Sandrelli – INAF Osservatorio Astronomico di Brera

Spettacolo inserito nell’abbonamento ‘Invito a Teatro’

Milano, Teatro Oscar, via Lattanzio 58

Fino al 17 marzo 2012

www.pacta.org