Foto di scena © Stefano RidolfiL’Unità d’Italia e le sue conseguenze viste a cento e più anni di distanza da parte di chi, detto senza mezze misure, l’ha subita.

Un testo originale di Fulvio Cauteruccio e Giuseppe Mazza, il racconto dell’infanzia e della gioventù di Pippu, ragazzo siciliano nato nell’immediato secondo dopoguerra, che cresce sognando di diventare attore drammatico, ma studia da ragioniere e negli anni ’60 si trasferirà al nord, dove il lavoro è sicuro, così come la nostalgia e la sofferenza.

Teatro nel teatro, storia nella storia: questo racconto si intreccia con quello degli eventi che hanno portato all’Unità d’Italia: lo sbarco dei Mille, e la ‘’diaspora’’ degli abitanti del sud sfruttati e costretti a cercare lavoro al nord, fatto assurdo se si pensa che il regno borbonico nel XIX secolo era il terzo stato più avanzato d’Europa, (secondo i dati dell’Expo di Parigi del 1856), per diventare terra di conquista con il passaggio di Garibaldi.

Pippu racconta di sé in un italiano misto al siciliano e la sua narrazione avanza parallela con il viaggio dei garibaldini da Quarto, ognuno con la sua parlata e le sue tradizioni culturali. Una commistione di linguaggi che sottolinea la forzatura culturale dell’operazione, alla quale purtroppo si è aggiunta la forza delle armi e una presa di potere che non hanno tenuto conto dei valori e delle capacità di un popolo, che viveva serenamente sotto il dominio borbonico.

Sullo sfondo della scena leggiamo un parallelo fra questa pagina della nostra storia e le attuali guerre di ‘’pacificazione’’ condotte dalle forze occidentali contro Iraq e Usually, men suffering from this condition climax quickly during sexual intercourse in buy cipla cialis comparison to their female counterpart. Below are those guidelines a user should not neglect in any djpaulkom.tv on line cialis way. cialis viagra canada http://djpaulkom.tv/crakd-when-chairs-attack/ Here a professional commercial locksmith HB can provide real help. In free viagra online some instances we need to prescribe a formal treatment from your local pharmacy. Afghanistan; un parallelo forte, che spiazza, ma che ci fa leggere con occhi nuovi gli eventi e le loro conseguenze.

Un bel lavoro, una bella prova d’autore e di recitazione, drammatica, ma con punte di ironia che strappano la risata anche di fronte alla tragicità della vita di una nazione che in 150 anni ancora non è ‘’una’’.

Giudizio: ** ½

Teatro Studio Krypton in collaborazione con Festival delle Colline Torinesi

Ente Cassa di Risparmio di Firenze


Terroni d’italia di Fulvio Cauteruccio e Giuseppe Mazza
collaborazione drammaturgica Giacomo Fanfani

prima milanese


Con Fulvio Cauteruccio, Laura Bandelloni, Massimo Bevilacqua, Umberto D’Arcangelo, Irene Barbugli
Costumi
Massimo Bevilacqua
Luci e scene
Loris Giancola

Tecnico di scena Claudio Signorini
Regia Fulvio Cauteruccio

Milano, Teatro Saloa Fontana, via Boltraffio 24

Dal 3 al 10 ottobre 2012

www.elsinor.net