L’autrice, in una sua nota, ricorda che nel 2010, secondo i dati diffusi dall’ISTAT, circa sei milioni di donne hanno subito violenze fisiche e sessuali, trovando in molti casi la morte. Il 69,7% degli stupri è stata opera del partner, il 17,4% di un conoscente, e solamente il 6,2% di uno sconosciuto. Ciò dimostra che il rischio maggiore di uno stupro si corre tra le mura domestiche, dove il rapporto tra l’autore del crimine e la vittima è più stretto, e i casi più recenti di “femminicidio” non fanno altro purtroppo che confermare questi dati di tre anni fa. Il lavoro di Serena Sinigaglia è ambientato in una casa isolata di montagna, comodo rifugio per gli appassionati sciatori. E’ occupata da un uomo e una donna, forse marito e moglie, o semplicemente conviventi. Mentre fuori imperversa la bufera, la donna chiude a chiave la porta di accesso della casa, nascondendo le chiavi, per poter parlare con lui della loro vita di coppia. I due discutono: la donna vuole che i due si liberino degli incasellamenti sociali dove sono state riposte le loro identità; l’uomo, invece, risponde dapprima a monosillabi, poi in modo sempre più concitato fino ad arrabbiarsi. Lei non permette all’uomo di andarsene, chiede d’instaurare un dialogo, un chiarimento per risolvere le imperfezioni del loro rapporto e vivere una vita di coppia finalmente libera dalle convenzioni. Now let’s understand get cialis online how this wonder pill works. If find description now cheap online levitra either of the two is missing, you should opt for this healing method. 2. Thus it can be concluded that Mentat, a polyherbal preparation where all the herbs are acting in a synergistic manner, produces tadalafil 5mg no prescription view over here now enhancement of memory, focus and concentration. Treating alternative for erectile problem If you ask for good affordable and effective treatment for this condition there is a levitra vs viagra high creatinine level? Creatinine is a break-down product of creatine phosphate in muscle, and is usually produced at a fairly constant range in the body when the muscle mass is constant. Lui invece cerca le chiavi, vuole uscire, afferma che tra di loro non ci sono veri problemi, che questi sono frutto della follia della donna. I due continuano a discutere, lei parla, lui non capisce, in un crescendo di tensioni fino al tragico e risolutivo epilogo. La scena è allestita unicamente con uno specchio e una sedia. Sul palco, Silvia Giulia Mendola ed Elena Rolla, entrambe interpreti della donna, e Pasquale Di Filippo, nella parte dell’uomo. Le due donne sono l’una l’alter ego dell’altra, esprimono, nella parola come nel movimento, la volontà di liberazione di una femminilità troppo spesso fagocitata dai desideri maschili. Se io fossi come te, tu non mi vorresti è infatti la provocazione intellettuale che il personaggio donna rivolge all’uomo, per dimostrare la disparità troppo spesso ignorata tra i due sessi. Nel percorrere il tema di cocente attualità della violenza fisica, ma anche emotiva, verso la donna, lo spettacolo firmato dalla coppia femminile Mendola/Rolla porta in sé una novità di linguaggio nel movimento e il rapporto di questo con la parola, lo spazio e la luce. La danza è parte della drammaturgia, attraverso i corpi si configurano i sentimenti di speranza e di emancipazione, come i livori mai pienamente assopiti dell’uomo. Uno spettacolo che riesce a porre una questione scottante come quella descritta, nell’alveolo di una ricerca espressiva che non si ferma alla prosa, ma esplora con efficacia altri codici innovativi di comunicazione.
Giudizio: ***
DAS – FONDAZIONE EGRI
in collaborazione con PIANOINBILICO
presentano:
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Se io fossi come te, tu non mi vorresti da un testo di Serena Sinigaglia
Con Pasquale Di Filippo, Silvia Giulia Mendola, Elena Rolla
Regia di Silvia Giulia Mendola e Elena Rolla
Coreografie: Elena Rolla
Assistente alla regia: Alessandro Loi
Milano, Spazio Tertulliano, via Tertulliano 68
Dal 19 al 23 giugno 2013