Si sono da poco conclusi i X Campionati mondiali di nuoto in vasca corta di Dubai (15-19 Dicembre), negli Emirati Arabi, e la squadra azzurra se ne torna a casa con il misero bottino di due medaglie, l’argento di Fabio Scozzoli nei 100 metri rana e il bronzo di Federica Pellegrini nei 400 stile libero.
Eppure ce ne eravamo tornati dagli Europei di Eindhoven neanche un mese fa con un carnet di 18 podi (4 ori, 7 argenti, 7 bronzi), carichi di entusiasmo e stra-ottimisti per i mondiali in terra araba.
I primi a deludere sono stati proprio i due unici a medaglia, Scozzoli e la Pellegrini. Il primo, assai in forma, se non altro per l’ingenuità della sgambata subacquea non a norma, che gli è valsa la squalifica nei 50 metri a rana, dopo che aveva conquistato il terzo posto. La seconda, non tanto per il risicato bronzo nei 400 sl – non si può vincere sempre, ndr – quanto piuttosto per il crollo nella finale dei 200, la sua specialità, con un misero settimo posto. Risultato che poi ha avuto un effetto deflagrante nelle dichiarazioni della stessa campionessa azzurra: “Dopo un anno sta emergendo l’incompatibilità di carattere” – ha raccontato Federica riferendosi al suo allenatore Morini (fonte: sportlive.it). With FDA approval, the product has gained good market backing of drugs as it is also considered, recommended and equally advised as the substitute for cheapest viagra 100mg . It acts as the best ayurvedic remedy viagra price for premature ejaculation. It results in an unsatisfactory sexual experience for one or both partners. viagra online find out this If a medicine is responsible then you could have inherited.’ And he listed them: high blood pressure, heart disease, diabetes, liver and kidney disease. tadalafil 20mg tablets view content
Ma come, direte voi, se ne accorge dopo un anno e passa? Parrebbe di sì.
La Pellegrini pare stia pensando di cambiare tecnico: “A Verona potrebbe venire un tecnico straniero – racconta alla Gazzetta dello Sport – Oppure faccio da sola: tanto i quaderni di Alberto (l’ex ct Castagnetti, ndr) li ho”. Come si usa dire: meglio soli che male accompagnati.
E chissà se la stessa riflessione la stiano facendo anche Luca Marin e Filippo Magnini, che in questi campionati non hanno raggiunto nemmeno le finali nelle prove individuali, o Federico Colbertaldo, che col suo quarto posto nei 1500 sl ha conquistato l’ennesima “medaglia di legno”.
Uniche note liete, in prospettiva, le straordinarie performance dei giovani Marco Orsi e Luca Dotto, entrambi del ’90, che hanno trascinato la staffetta 4 per 100 sl al sesto posto, col record italiano. E straordinaria anche Alessia Polieri, che a soli sedici anni ha raggiunto la finale mondiale dei 200 farfalla.
Ora speriamo, per i prossimi mondiali di Shangai, di recuperare al top della condizione le due nostre due leader, la Filippi e la Pellegrini. Ma soprattutto speriamo in una crescita effettiva di tutto il movimento, onde evitare una debacle come quella di Dubai, che ci ha davvero ridimensionati.