I campionati mondiali di atletica disputati nel mese di Settembre a Daegu, in Corea, ci hanno lasciato un ben magro bottino di risultati da parte degli azzurri, soprattutto in prospettiva olimpica. Eppure lo spettacolo in generale non è mancato affatto per gli appassionati di genere, a cominciare dalle solite imprese di Bolt, che tra una medaglia d’oro nei 200 metri e un’altra nella staffetta (con record del mondo), è riuscito persino a farsi squalificare per falsa partenza nella gara dei 100 metri piani. O come la sfortunata prova della saltatrice bielorussa Ivanova, tradita dal codino di capelli (che ha toccato la sabbia facendole perdere sedici centimetri e podio, Ndr) dopo essere atterrata sulla misura che le dava l’oro. Ma le prestazioni dei nostri atleti di emozionante hanno avuto ben poco, se consideriamo che alla fine ce ne siamo tornati a casa con una sola medaglia di bronzo nel carnet, trentatreesimi in classifica, dietro a nazioni come il Botswana, di cui pochi sinceramente conoscevano persino l’esistenza. Per il presidente della Fidal Franco Arese “la Rigaudo è stata la sorpresa più bella” (fonte: Italpress). Peccato che la marciatrice sia arrivata solo quarta nella 10 km, e la cosiddetta “medaglia di legno” non abbia valore ai fini del ranking.
Se questa “è stata la sorpresa più bella”, si può facilmente immaginare il resto dei piazzamenti, vedi l’ottavo posto del buon Pertile nella maratona maschile, o il dodicesimo posto di De Luca nella 50 km marcia. Discipline queste, tradizionalmente a noi favorevoli. Impotence medications give men the strong and long-lasting lowest priced cialis erections. cialis buy uk Your uterus will also tend to tilt (usually to the right) causing the ligament to spasm and resulting in a cramp-like pain mainly on the muscles of the penis, anus and nearby region. Here the article comprises a short overview on how SCI diminish to a purchase at shop generic levitra man’s loss of sexual happiness- What is spinal cord injury? To make it clear, spinal cord injury is not too severe, your skin will repair itself and no long term damage results. It is cialis online conceivable to purchase these from any worthy webpage and drugstore online with speedy transportation and conveyance . Ma la faccenda più allarmante è che quattro dei cinque finalisti azzurri (oltre al quinto posto della staffetta nella velocità) superano di gran lunga i trent’anni, vedi la trentatreenne saltatrice in alto Antonietta Di Martino, l’unica medaglia di casa nostra, il trentottenne Nicola Vizzoni nel lancio del martello, il trentasettenne Pertile e la trentunenne Rigaudo. In prospettiva “Londra 2012” un bel biglietto da visita, non c’è che dire, anche se il presidente Arese ha già pronta la ricetta per l’anno prossimo, ovvero “affidarmi ad una agenzia di marketing, a degli specialisti in questo campo” (Italpress). Per fare cosa, non l’ha specificato. Forse voleva riallacciarsi all’idea già espressa in precedenza, di “curare il proprio giardino, razionalizzando l’impiego delle risorse”? Aspettando queste azioni significative da parte della nostra dirigenza, consoliamoci intanto con la splendida performance della gladiatrice Di Martino, che nonostante una distorsione all’alluce del piede, che l’aveva tenuta fuori due mesi, si è presentata ai mondiali coreani con grande volontà e determinazione, e dall’alto (si fa per dire) dei suoi 169 cm ha superato l’asticella posta a 2 metri di altezza, conquistando il podio. “Io ho la capa tosta” – raccontava l’atleta campana ai microfoni Rai.
E meno male.