Funzionalità ed estetica: anche la bellezza si può presentare in forme diverse, ivi comprese quelle dei tralicci ad alta tensione, certamente tra i più ardui da reinventare in termini di creatività, che dal 2013 rimpiazzeranno in tutta Italia le ormai obsolete linee elettriche. In passato si usava dire che stravolgevano il paesaggio abbruttendolo ed erano sopportati solo perché indispensabili, ora vengono, invece, considerati come veri e propri alberi tecnologici in grado di fondersi armonicamente col territorio circostante. In futuro ne vedremo parecchi in circolazione, giusto il tempo di collaudare gli esemplari di marca Rosental risultati al primo posto nel concorso internazionale “Tralicci del futuro”, lanciato nel 2007 dalla società Terna, il principale proprietario della Rete di Trasmissione Nazionale di energia elettrica ad alta tensione. L’obiettivo della gara era quello di unire l’energia al design e la tecnica all’innovazione ed alla creatività, nel pieno rispetto del territorio attraverso specifiche scelte tecnologiche finalizzate alla riduzione dell’impatto ambientale delle linee elettriche. Poiché si tratta di supporti destinati al trasporto dell’energia elettrica in alta tensione i progettisti hanno dovuto seguire rigorosi requisiti tecnici, che vanno dalla funzionalità strutturale ad un’elevata elasticità di impiego, dalla fattibilità a livello industriale alla facilità di accesso per le attività di manutenzione. Tutto rientra in un più vasto progetto di innovazione tecnologica e ricerca di soluzioni all’avanguardia per sviluppare la rete, intrapreso dalla società Terna per raggiungere elevati livelli di eccellenza ed evoluzione in questo settore, che porterà benefici in termini di minori costi di esercizio della rete e maggiore sicurezza del sistema elettrico.
I tralicci Rosental hanno la caratteristica di essere leggeri ma resistenti, flessibili ma stabili e prendono spunto dalla forma più naturale ed essenziale possibile, quella degli alberi, utilizzando, però, materiali all’avanguardia. Ogni struttura è, infatti, realizzata in lamiera tagliata al laser e piegata a freddo secondo la forma desiderata. Partendo da una sezione di diamante alla base, i piloni si trasformano in triangoli verso le estremità dei rami, ciascuno dei quali regge i cavi che trasportano la corrente a 380 KV.
Oggi vanno maggiormente i sostegni tubolari Monostelo, che possiedono una base di cinque metri quadrati contro i 150 dei vecchi tralicci: ne sono stati installati 41 in Val d’Ossola nell’intervento di rifacimento della rete elettrica a 132 KV. Zinc is among some very essential components that help blood to be spread in all over the world that suffer from various kinds of sexual deformities and erectile dysfunction is one of them. cialis cost The herbal overnight viagra delivery has its own importance and it is easily digested. Its affordable prices of this medication assisted ED sufferers to avail the treatment. levitra overnight shipping The price is cheap brand levitra suitable for all. Altri modelli sono operativi sulla linea Laino-Rizziconi (Parco del Pollino), sulla San Fiorano-Robbia (Parco dell’Adamello) e sulla Chignolo Po-Maleo tra Pavia e Lodi. Questi sostegni rappresentano un’importante cambiamento nella realizzazione delle linee ad alta ed altissima tensione. La soluzione compatta della struttura assicura, infatti, il minimo ingombro fra tutte le scelte possibili per linee elettriche aeree e, quindi, un’alternativa importante ai tralicci convenzionali tronco-piramidali. Poi i Foster, invenzione di sir Norman Foster, impiegati in un unico elettrodotto, sulla linea Tavarnuzze-Santa Barbara, presso Scandicci. La loro forma avveniristica, con un’altezza massima di 46,5 metri ed un ingombro alla base di 8 per 3,5 metri, richiede tecniche di montaggio innovative e quindi la piena collaborazione con installatori qualificati. Con i Foster il settore elettrico, finora contraddistinto da una progettazione fondamentalmente tecnica, si apre al design attraverso la sperimentazione di nuovi metodi ed impianti. La nuova generazione di sostegni Rosental, dopo appunto i Monostelo e i Foster, è destinata, quindi, a rinnovare progressivamente i 1.200 chilometri di vecchie linee (pari a circa 4.800 tralicci) con soli 450 chilometri di nuovi elettrodotti.