I suoni, i colori, le musiche e gli oggetti dell’affascinante civiltà degli Inca stanno riuscendo ad emozionare tutti i numerosi visitatori del monastero Museo di Santa Giulia a Brescia, dove sale la febbre per la splendida mostra “Inca: origine e misteri delle civiltà dell’oro”, allestita fino al 27 giugno 2010, che conta già ben più di 65.000 prenotazioni.
Brescia come una delle capitali mondiali dell’archeologia, si potrebbe dire in questo caso, dato che ben 270 sono le opere esposte, provenienti dai maggiori musei del Perú, che consentono di ripercorrere l’intera storia delle cosiddette civiltà dell’oro, musei come il Museo Nacional de Arqueología, Antropología e Historia del Perú, il Museo Arqueológico Rafael Larco Herrera, il Museo Oro del Perú-Armas del Mundo- Fundación Miguel Mujica Gallo, il Museo Nacional Sicán, il Museo Arqueológico Nacional Brüning, il Museo Tumbas Reales de Sipán e molti altri ancora.
L’esposizione è promossa dal Comune di Brescia e dalla Fondazione CAB, prodotta e organizzata da Fondazione Brescia Musei e da Artematica, in collaborazione con la Regione Lombardia e con il patrocinio della Provincia di Brescia. Inoltre l’evento bresciano, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, ha ottenuto il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero dell’Istruzione e della Ricerca Scientifica, dell’Ambasciata del Perú in Italia e dell’Ambasciata d’Italia a Lima.
Si tratta in assoluto del primo grande evento in Italia interamente dedicato a queste civiltà dell’oro: in particolare, sono presentati oggetti in oro, terrecotte, sculture in pietra e in legno. Le opere in oro, argento, bronzo e rame, oltre a rappresentare il più numeroso complesso di reperti in metalli preziosi mai esposto al mondo, consentono di scoprire quei tesori che abbagliarono i conquistadores e che per secoli hanno fatto del Perú il simbolo stesso della ricchezza.
L’iniziativa è organizzata in stretta collaborazione col governo peruviano che ha concesso, per questo appuntamento, tesori finora mai esposti al di fuori dei confini nazionali e gode del sostegno delle istituzioni peruviane presenti in Italia per offrire una panoramica quanto mai esaustiva sulle tradizioni di questi popoli.
La curatrice della mostra è Paloma Carcedo Muro de Mufarech, studiosa esperta d’arte precolombiana della Pontificia Universidad Católica del Perú di Lima; i co-curatori sono Antonio Aimi, dell’Università degli Studi di Milano, e Giuseppe Orefici, direttore del Centro Italiano Studi e Ricerche Archeologiche Precolombiane.
Il Comitato scientifico è invece composto da Walter Alva Alva, direttore del Museo Tumbas Reales de Sipán di Lambayeque, Andrés Alvarez Calderón Larco, direttore del Museo Arqueológico Rafael Larco Herrera di Lima, Christian Mesias, direttore del Museo Nacional de Arqueología, Antropología e Historia del Perù di Lima, Claudio Cavatrunci, archeologo e Responsabile della sezione “America” del Museo Nazionale Preistorico ed Etnografico L.Pigorini di Roma, Carlos G. Elera Arévalo, direttore del Museo Nacional Sicán di Lambayeque, Francesca Morandini, conservatrice e archeologa dei Civici Musei di Arte e Storia di Brescia, Fernando Rosas Moscoso, docente della Universidad Ricardo Palma e della Pontificia Universidad Católica del Perú, Luisa María Vetter Parodi, archeologa, ricercatrice associata al Museo Nacional Sicán e alla Pontificia Universidad Católica del Perú e professoressa alla Universidad Mayor de San Marcos a Lima e Carlos Wester La Torre, direttore del Museo Arqueológico Nacional Brüning di Lambayeque.
La mostra si articola in dieci sezioni: Cronologia, Le Tecniche di trasformazione del metallo, La Cosmovisione, Le Linee di Nasca, I Costumi, Le Libagioni, La Musica, La Guerra, La Morte, I Preziosi e si snoda lungo l’intera storia delle civiltà dell’oro, offrendo una ricca panoramica delle culture precolombiane che sono fiorite in Perù dal 1500 a.C. fino all’arrivo degli Spagnoli nel 1532. E’ un viaggio vero e proprio attraverso gli aspetti inconsueti e meno conosciuti di questi popoli, con la ricostruzione dell’ambiente, dei miti e dei riti alla base del contesto socio-culturale, che ha consentito di creare alcuni dei capolavori assoluti dell’arte di tutte le epoche. But by the virtue of scientific advancement you have the miracle pills purchasing this generico cialis on line of Kamagra with a click on a reliable drugstore. To control premature djpaulkom.tv buy levitra ejaculation and last longer in bed, which are mandatory to have a satisfactory coital experience in bed, so that both the partners can easily enjoy their coital bliss for longer period of time. Fat burners can samples of viagra enhance your metabolism and cause it to burn much more fat. The signs for this condition are chills, fever, nausea, vomiting buying levitra online and acute octal abnormalities.
Il percorso espositivo presenta i vestiti interamente ricoperti d’oro dei sovrani dell’antico Perú, i paraphernalia (coltelli sacrificali, diademi, strumenti musicali, ecc.) utilizzati nei rituali che garantivano l’equilibrio del cosmo e la crescita dei raccolti, gli ornamenti (corone, orecchini, narigueras, collane, pettorali, raffigurazioni di uomini e animali e divinità, ecc.) sempre in oro, che visibilmente mostravano la condizione semidivina dei re, i reperti del corredo funerario (maschere in oro, sculture in terracotta e legno, ecc. ), che accompagnavano i morti nel loro viaggio nell’Inframondo. In questo contesto si trova anche una mummia, concessa in prestito in via del tutto eccezionale.
Grazie alla maestosità e alla straordinaria bellezza dei reperti esposti, il pubblico ha un’occasione unica per scoprire la spiritualità dei popoli dell’antico Perù, fondata su religioni che permeavano ogni aspetto della vita quotidiana e che garantivano un continuo rapporto con le divinità del Cielo, della Terra e dell’Inframondo e coi mondi che custodivano gli “alter ego” di tutte le cose animate e inanimate e la conoscenza del passato e del futuro.
INCA. Origine e misteri delle civiltà dell’oro
Brescia, Museo di Santa Giulia
Fino al 27 giugno 2010
Orari: da lunedì a giovedì dalle 9.00 alle 19.00 – venerdì, sabato e domenica dalle 9.00 alle 20.00
Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura della mostra.
Apertura speciale: 5 aprile 2010 (lunedì dell’Angelo) ore 9.00 – 20.00
Biglietti: Il biglietto comprende l’ingresso anche alla mostra “PLUS ULTRA. Oltre il Barocco dell’epoca post-colombiana” e al Museo di Santa Giulia – Diritto di prevendita di € 1,50 su ogni ingresso prenotato ad esclusione delle scolaresche.
Intero : € 12,00 (noleggio audioguida incluso) – Ingresso gratuito: bambini fino a 5 anni, disabili con accompagnatore
Ridotto: € 9,00 (noleggio audioguida incluso): studenti universitari fino a 26 anni con tessera o libretto universitario, over 60, soci TCI, soci CTS, soci FAI, titolari card “Desiderio”, altre categorie convenzionate.
Ridotto gruppi: € 8,00 (da 15 a 25 persone, previsto un ingresso omaggio per il capogruppo)
Ridotto speciale: € 6,00 (noleggio audioguida incluso): fino a 18 anni non compiuti, cittadini peruviani.
Ridotto scuole: € 6,00 (fino a 25 alunni, previsti due ingressi omaggio per gli accompagnatori)
Visite guidate e gruppi solo su prenotazione:
gruppi da 15 a 25 persone: € 90,00 + biglietto singolo partecipante: € 8,00;
scuole: per gruppi fino a 25 alunni € 40,00 + biglietto singolo alunno € 6,00
Per i gruppi con guida propria il costo dell’affitto obbligatorio del sistema radio microfonico è di € 60,00.
Laboratori didattici della durata di 2 ore (visita guidata + laboratorio): € 70,00 + biglietto singolo alunno € 6,00
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Catalogo mostra Inca: Marsilio editori
Catalogo mostra Plus Ultra: Silvana Editoriale
Info e prenotazioni: Numero verde 800 775083 da lunedì a venerdì: 9.00 – 13.00 / 14.30 – 18.00
Viaggio organizzato in pullman GT per il 30 e 31 gennaio 2010 da Teatro e Viaggi – Corso di Porta Romana, 65 – 20122 MILANO – Tel. 02 5510584 – 02 55194563 – e-mail viaggi@teatroeviaggi.com – sito internet www.teatroeviaggi.com
Orari: da lunedì a venerdì 10.00-18.30