Dentro ciascun nucleo familiare, come quando si osserva un trompe l’oeil, esiste il rischio di credere o vedere la vita dei congiunti in una prospettiva molto più ampia rispetto i limiti che corrispondono ai loro reali profili. Si enfatizzano ruoli e affinità, mentre tutto ciò che dall’esterno può compromettere le proprie convinzioni è ovviamente considerato un’intrusione aliena, una turbativa demoniaca, il male assoluto che minaccia la stabilità del focolare.
Yvonne vive il suo fantastico delirio tra le pareti di un appartamento denominato “Il carrozzone”, insieme al figlio Michel, il marito George e la sorella Léo. Per Michel nutre un amore morboso, malato, drogato dalla convinzione di essere l’unica donna della sua vita, ma nel contempo puro, fanciullesco, sublime.
Quando il figlio confessa di essersi innamorato di Madelaine, di tre anni maggiore di lui, reduce dalla relazione con un vedovo che rivedeva in lei la figlia morta (o almeno così credeva Madelaine), si scatenano le gelosie della madre unitamente agli intrighi di Lèo e George, e il quadro familiare assume contorni inconciliabili con la suggestione immaginifica di Yvonne. The frequent nightfall problem is cialis 100mg mainly experienced by the teenagers, but the aged persons also suffer from this health issue. Metabolism is the phenomenon that keeps the tadalafil price body functioning. For example, cipla viagra generic an online driver Ed program educates through graphic stories, visual presentations and several animated videos that are just a few of the different kinds of relationship therapy available in Richmond and the various factors that need to be refilled. These assist stimulate mind and body to improve your physical cipla generic viagra strength through improving absorption of nutrients. A questo punto la commedia prende due corsie parallele: in una, abbiamo la follia di un amore irrefrenabile e impossibile che porta, nella penna dell’autore, alla rivisitazione dei miti di Antigone, proiettato nella forma del sentimento che non accetta regole e condizioni, e quello di Edipo da parte di Michel, che porta addirittura a far interpretare alla madre un altro personaggio, quello di Sophie, come confidente/amica/amante, pur nel solo legame delle rispettive anime; nell’altra, gli equivoci e gli intrecci amorosi, che s’intensificano quando Madelaine intende conoscere zia e genitori dell’amato Michel invitandoli a casa sua, tipici del vaudeville come della pochade.
Il lavoro di Annig Raimondi (qui nel ruolo di Yvonne) riesce a mantenere i due livelli fino all’epilogo tragicomico finale, descrivendo la deformazione a tratti grottesca e surreale de “Il Carrozzone”, unitamente ai colpi di scena caratteristici della commedia, in un continuo “scambio” umorale tra situazioni sceniche diverse, nel coagulo di un ritmo efficace e serrato. Un’ora e tre quarti di spettacolo mozzafiato, su testo di uno sperimentatore di generi ed esperienze care alle avanguardie storiche come Jean Cocteau, al quale un cast e una regia eccellenti hanno saputo rendere omaggio con la loro graffiante interpretazione.
Giudizio: ***1/2
L’Amore, il Male, la Libertà
I parenti terribili (Les parents terribles) di Jean Cocteau
Traduzione di Paolo Bignamini
prima assoluta
Spettacolo inserito nell’abbonamento ‘Invito a Teatro’
Con Maria Eugenia D’Aquino, Carlo Decio, Riccardo Magherini, Lorena Nocera, Annig Raimondi
Regia di Annig Raimondi
Disegno luci: Fulvio Michelazzi
Costumi: Nir Lagziel
Scene: Giuseppe Marco Di Paolo
Musiche: Maurizio Pisati
Produzione PACTA . dei Teatri – Progetto Cocteau e i suoi amici in collaborazione con Fondazione Cineteca Italiana, Spazio Oberdan
Milano, Teatro Oscar, via Lattanzio 58
Dal 3 novembre al 4 dicembre 2011