Foto di scena: Un salto in cielo – Brechtsuite, da sin. Francesca Gemma e Andrea Mirò - Prossimamente al Teatro Menotti di Milano dal 5 al 15 ottobre 2017
Foto di scena: Un salto in cielo – Brechtsuite, da sin. Francesca Gemma e Andrea Mirò - Prossimamente al Teatro Menotti di Milano dal 5 al 15 ottobre 2017
Foto di scena: Un salto in cielo – Brechtsuite, da sin. Francesca Gemma e Andrea Mirò © Nicola Cordi

Riprenderà a ottobre, con la regia di Emilio Russo, lo spettacolo dedicato ai profughi e viaggiatori di ogni epoca ispirato dalla poesia e la musica di Bertolt Brecht e Kurt Weil

Il Mahagonny Night di New York è un ricettacolo di speranze, la meta di profughi in cerca di un rifugio e una nuova ragione di vita. Potrebbe non situarsi in luogo e tempo precisi, la Grande Mela degli anni quaranta è semplicemente confacente al dramma di migliaia di anime in fuga da un’Europa dissestata dalla guerra e le discriminazioni razziali.

In Un salto in cielo – Brechtsuite, andato in scena per la prima volta al Teatro Menotti nel mese di giugno per la regia di Emilio Russo, esordiscono Jenny e Yvette, due donne in fuga dal vecchio continente interpretate da Andrea Mirò e Francesca Gemma. Al Mahagonny, per sopravvivere, cantano, ballano, servono ai tavoli e si prostituiscono, sotto la direzione e tutela di Giovanna (Lucia Vasini), una donna che ha vissuto esperienze sia in Europa sia in America. Le tre donne vengono raggiunte da Judith (Romina Mondello), un’altra profuga europea di estrazione borghese che, dopo un periodo iniziale con le compagne difficile, minato da reciproche diffidenze e ostilità, si adatta all’ambiente condividendo le esperienze del gruppo.

Il locale è frequentato anche da due uomini, altri profughi provenienti dall’Europa, un operaio e un professore, interpretati rispettivamente da Marco Balbo e Paolo Bassegato, che si ritrovano al Mahagonny per scrivere, discutere di politica e sognare forse una nuova umanità.

Infine nove orchestrali accompagnano i variegati personaggi in uno spettacolo di cabaret e musiche senza tempo, dove gli stessi astanti si rivelano i protagonisti delle opere di Bertolt Brecht, musicate da Kurt Weil, a partire da Santa Giovanna dei Macelli per arrivare a Jenny delle Spelonche de L’Opera da tre soldi.
Un salto in cielo rivela in questa ultima, imperdibile notte del Mahagonny, tutta la sua essenza, quello di uno spettacolo dove la poetica di Brecht, grazie soprattutto all’impianto registico e l’ottimo cast, emerge nella cornice delle sofferenze causate dalla violenza in ogni epoca e luogo.

Un lavoro che si aggiunge alla collezione di spettacoli prodotti da Tieffe Teatro, dove la drammaturgia è comprensiva di un apparato musicale e canoro di livello, e che sarà ripreso all’inizio della prossima stagione dal 5 al 15 ottobre. Un omaggio al grande drammaturgo tedesco naturalizzato austriaco scomparso più di sessant’anni fa, la cui lucida analisi coinvolge ed emoziona oggi come ieri, a dimostrazione che l’epicità del suo teatro può leggere il presente come il passato, nella speranza mai sopita di un diverso futuro.

Giudizio: ***

 

Tieffe Teatro Milano
In collaborazione con Area M
e il sostegno di Regione Lombardia nell’ambito del Progetto NEXT 2016

presenta:

Un salto in cielo – Brechtsuite

prima nazionale

Con (in ordine di apparizione) Andrea Mirò, Francesca Gemma, Lucia Vasini, Paolo Bessegato, Marco Balbi, Romina Mondello
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Artchipel Orchestra:
Marco Fior – tromba
Andrea Baronchelli – trombone
Andrea Ciceri – sax alto
Carlo Nicita – flauto
Eloisa Manera – violino
Fabrizio Fogagnolo – contrabbasso
Luca Gusella – vibrafono
Mariangela Tandoi – fisarmonica

Drammaturgia e regia di Emilio Russo
Direzione musicale e arrangiamento
di Ferdinando Faraò

Scene: Lucia Rho da un’idea di Dario Gessati

Milano, Teatro Menotti, via Ciro Menotti 11
Dall’8 al 18 giugno 2017
Prossimamente:
dal 5 al 15 ottobre 2017
www.teatromenotti.org