Foto: locandina filmDopo Romeo+Juliet e Moulin Rouge, ed il loro innegabile successo (il primo accolto con grande entusiasmo nel ’96 si aggiudica una nomination agli Oscar come migliore scenografia, il secondo nel 2002 ben 8 nomination, ma si porta a casa “solo” 2 Oscar come migliore scenografia e costumi), Luhrmann ci riprova con The great Gatsby. Ma Cannes storce il naso: troppo facile puntare ancora una volta su location sfavillanti, abiti da sogno (Prada), scene corali sbrilluccicose, musiche spiazzanti – Beyoncè, will.i.am, Lana Del Rey, Brian Ferry,i Florence and The Machine, Flux Pavilion, Emeli Sandé, Jay-Z ,Sia– e cast d’eccezione, questa volta il romanzo di Fitzgerald richiedeva un maggiore approfondimento psicologico dei personaggi e della trama. Eppure la pellicola è abbastanza fedele al romanzo e alla versione del ’74, sceneggiata da Coppola ed interpretata da Redford e la Farrow. La storia è quella narrata a posteriori dall’aspirante scrittore Nick Carraway (Tobey Maguire) sul misterioso miliardario Jay Gatsby, suo vicino di casa a New York, che nella sua villa dà di continuo feste paradisiache. Jay (Leonardo di Caprio) spera prima o poi di incontrare Daisy (Carey Mulligan), un amore perduto che vuole riconquistare e ricominciare tutto proprio dal momento in cui anni prima sono stati costretti a separarsi. Ma lei, anche se sembra ricambiare il suo amore, è una donna sposata e viziata che lo porterà alla rovina. Negli anni ’20, anni in cui è ambientato Gatsby,non si parla di sogno americano? E che sogno sia (proprio come il cinema deve esserlo, ogni tanto)! Postmoderno, pop, eccessivo. Be prepared to provide a complete medical evaluation of the person is important because there can be other medical conditions that can be associated with ED such as obesity, heart sale of sildenafil tablets disease, diabetes, and hormonal imbalances. Regular intake of Booster capsules is one of the best natural treatments for generic viagra tab oligozoospermia. But no adequate cipla cialis india clinical trials have evaluated either the effectiveness or the safety of treatment. One ordering generic viagra should be very careful while using these tablets. Lurmhann duella a maestosità ed esibizionismo con Gatsby, il protagonista del suo film. I movimenti di macchina ti fanno girare la testa, ti sembra d’essere dentro a quelle auto roboanti, sotto le pieghe dei vestiti che si sollevano per ballare il Charleston,tra i fuochi d’artificio e l’acqua della piscina, ti pare quasi di sentire l’odore di tutti quegli incredibili fiori che Gatsby predispone per incontrare la sua Daisy.La maggior parte dei personaggi è superficiale proprio così come lo è la fotografia: estetizzante, colorata, ridondante, “videoclipposa”. A tratti si percepisce una vena di comicità non voluta ma la pellicola è veramente spettacolare, ipertrofica, così come se la deve attendere chi va a vedere un prodotto del regista australiano. Questo è il suo “marchio di fabbrica”, coerente. E se lo spettatore si lascia andare su quell’ottovolante addentrandosi in quell’esuberanza barocca senza fare paragoni, si troverà esattamente catapultato là a Long Island, scenario ideale per Baz che lì reinterpreta quell’epoca, eccessiva ed anticonformista.

The Great Gatsby, un film di Baz Luhrmann, drammatico, 142’, Australia, USA 2013

Con Leonardo DiCaprio, Tobey Maguire, Carey Mulligan, Joel Edgerton, Isla Fisher, Jason Clarke, Elizabeth Debizcki, Amitabh Bachchan, Gemma Ward, Jacek Koman, Richard Carter, Vince Colosimo, Max Cullen, Barry Otto, Eddie Ritchard, Heather Mitchell, Hamish Michael, Jake Ryan, Goran D. Kleut, Felix Williamson, Bill Young, Conor Fogarty, Drew Pearson, Stephen James King, Arthur Dignam, Kate Mulvany, Elliott Collinson, Gus Murray, Kasia Stelmach, Simon Edds, Alison Benstead, Henry Byalikov, Chris Proctor, Brendan Maclean, Kim Knuckey, Jey Osman, Stefan Mogel, Joel Amos Byrnes, Alex Lissine, Brenton Prince, Jack Thompson, Adelaide Clemens, Callan McAuliffe