Foto: Spider-Man © MarvelQuattro decenni di Uomo Ragno, dalla pubblicazione della sua prima storia, edita nell’agosto sul ’62 su “Amazing Fantasy # 15”, una rivista prossima alla chiusura. Una scommessa con cui si giocava il tutto per tutto, e da cui iniziò l’epica storia del primo supereroe nerd, occhialuto e impacciato, che per un incidente di laboratorio viene morsicato da un minuscolo ragno radioattivo che gli conferisce poteri straordinari. Il resto, anche per i più distratti, è inevitabilmente storia, ed epica letteraria, e non solo nel mondo del fumetto.

A un anno dalla sua inaugurazione, WOW Spazio Fumetto, il museo del fumetto di Milano, ha organizzato questo doppio festeggiamento con la mostra “Spider-Man – Il mito dell’Uomo Ragno”, inaugurata il 19 maggio scorso, e che terminerà il prossimo 29 luglio.

Proprio il pomeriggio del 19 grande appuntamento, con Luigi Bona, presidente della fondazione “Franco Fossati” e padrone di casa, che ha introdotto l’evento, con i ringraziamenti di rito, in testa il Comune di Milano, che concede i locali, i consolati di USA e Messico, Panini Comics, e Disney Italia, oltre a molti altri, primi fra tutti i volontari di questo spazio, e i collezionisti che hanno generosamente prestato i loro pezzi. Vogliamo ricordare anche che parole lo stesso Bona ha dedicato ai martiri della Mafia, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, a quasi un anno dalla strage di Capaci, perché anche la lotta alla criminalità organizzata si compie all’interno di spazi culturali e contribuendo a una sana aggregazione giovanile, proprio come nello spirito dello Spazio Fumetto.

Luca Benedetti, collaboratore di Vivimilano, che ha presentato questo appuntamento per una ventina di minuti indossando stoicamente (è il caso di dirlo) proprio la maschera di Spider-Man, ha introdotto gli ospiti, Elisabetta Grassi di Disney Comics, lo sceneggiatore Tito Faraci, il cantautore Max Pezzali, e i bravi Riccardo Mazzoni e Luca Bertuzzi, che hanno organizzato l’esposizione con 50 tavole originali, oltre a gadget, dischi e altro ancora ha avuto, e ha, a che vedere con l’Arrampicamuri Marvel.

Un tuffo nel passato, dalle gloriose storie degli inizi, scritte da Stan Lee e disegnate da Steve Ditko, un’evoluzione fino ai giorni nostri con l’inedita tavola, che uscirà in agosto a 40 anni secchi, disegnata da Umberto Ramos, oltre che, nel futuro imminente, la trasmissione della nuova serie animata “Ultimate Spider-Man”, passando dai tre film, piccoli capolavori a firma di Sam Raimi, al molto meno riuscito (leggi risibile) telefilm americano, trasformato da noi in pellicole, a cavallo tra gli anni ’70 e ’80, fino ad autentici freak, come lo Spider-Man nipponico, che combatteva alieni alla guida di uno spider-robottone (cosa vi fa venire in mente?) o certi, altrettanto dimenticabili, cartoni animati.

I presenti hanno assistito anche a un simpatico duetto anche Faraci e Pezzali, amici di vecchia data (entrambi di Pavia), il primo noto sceneggiatore italiano di punta, autore Disney, Bonelli, con Tex, e Astorina, con Diabolik. Proprio quest’ultimo, alcuni anni fa, scrisse la particolarissima storia “Il segreto del vetro”, disegnata da Giorgio Cavazzano, e ambientata a Venezia che vedeva il Tessiragnatele protagonista (uno dei suoi tanti soprannomi, ndr). Generics are bioequivalent (made viagra overnight no prescription of the same active chemical component as the original medication and are also FDA approved. According to relative researches, a man has a low-exertion job) and needs to be cautious and comply with the rules and deeprootsmag.org cialis tabs cautions prescribed by the therapist. It remains effective in the male body up to 36 hours of viable treatment, order tadalafil online is the longest lasting PDE5 inhibitor sometimes helping men attain erections for up to 40 hours after consumption. purchase generic levitra Approach to any experienced physical expert for thorough check-up otherwise your troubles will go on increasing. Il secondo invece, noto frontman degli 883, è stato il suo primo “killer discografico” con il brano “Hanno ucciso l’Uomo Ragno” (prossimo a una nuova edizione), disco di diamante con 650mila copie vendute, e una permanenza di 10 settimane in classifica.

Il duetto formato da Mazzoni e Bertuzzi, ricordiamo entrambi curatori della mostra, il primo più grande e il secondo decisamente più giovane, hanno raccontato un po’ la genesi della mostra, tra la filologia più canonica del primo e l’azzardo completista del secondo, per offrire un caleidoscopio che potesse accontentare non solo i fan, o comunque i cultori della materia, ma anche chi si era approcciato a questo personaggio attraverso i videogiochi, e il cinema, o anche solo per il sentito dire di figli e nipoti.

Da ricordare anche il secondo appuntamento di venerdì 25, che, sempre in compagnia di Luigi Bona e dei due Luca, Benedetti e Bertuzzi (il primo questa volta senza maschera), che ha visto la partecipazione di Marco Marcello Lupoi. Quest’ultimo ha raccontato l’epica personale e collettiva dell’Uomo Ragno italiano, dal suo arrivo negli anni ’70, al tracollo della casa editrice Corno a metà degli anni ’80, all’interno di una realtà fumettistica nostrana in cui nessuno sembrava essere interessato alle gesta del giustiziere-aracnide rosso e blu, fino a una ripresa nell’86, a onor del vero un po’ fiacca. Due anni dopo, anche grazie a storie decisamente più consistenti sotto il profilo narrativo, si assisterà a una nuova primavera per la testata, passata dalla piccola casa editrice Labor alla Starcomics. Nuovo cambio di mano, nel ’94, con l’acquisto della Panini da parte della Marvel Italia (all’oggi Panini edita su licenza Marvel, ndr). Un viaggio che tra serie classiche, Ultimate e ristampe varie arriva fino ai giorni nostri, e che vede, oltre al restante mondo Marvel, con Vendicatori, X-Men, Capitan America, Iron-Man, e via così, tre disegnatori italiani impegnati solamente su questo personaggio (una di questi è la brava Sara Pichelli, alla faccia dei pregiudizi).

Volendo tirare le somme, musica e narrazione a parte (ma si sa, la morte dei personaggi Marvel non rappresenta più di tanto un grosso problema…), in realtà nessuno ha veramente ucciso Spider-Man, che, al contrario, gode di ottima salute.

E volendo citarlo fino in fondo, qui è tutto dal “… vostro amichevole vicino di casa…” (“Your friendly neighbour…).