Foto: cast di sbarchi_un’odissea, in prima assoluta presso la Darsena di Milano dal 27 al 31 maggio 2015
Foto: cast di sbarchi_un’odissea, in prima assoluta presso la Darsena di Milano dal 27 al 31 maggio 2015
Foto: cast di sbarchi_un’odissea © Federica Lissoni

Michele Losi interpreta la mutabilità delle anime nel tempo attraverso lo smarrimento di Ulisse

Il viaggio di ritorno dopo un lungo peregrinare, nostos nella letteratura classica greca, conserva in seno un elemento incognito legato all’identità di luoghi e persone, circostanza emotiva che Scarlattine Teatro, con sbarchi_un’odissea, spettacolo itinerante in prima assoluta, ideato e diretto da Michele Losi nell’ambito del progetto Meeting the Odissey, traspone fino al 31 maggio lungo una piattaforma della suggestiva Darsena di Milano.

L’idea è quella della centralità del palazzo di Odisseo a Itaca, un luogo d’incontro dotato di tre porte secondo la tradizione, una per la regina, una per i cortigiani e la terza per il popolo. Un palazzo trasformato in discoteca da Penelope con l’ausilio dei suoi pretendenti e lo stesso Telemaco, un luogo dove la giocosità e il movimento possono divenire il teatro di una riscrittura tragica del presente. Ulisse approda con un’imbarcazione a vela, attraccata a un pontile adiacente la piattaforma. Sulla scena vi convivono il gioco del momento, l’incontro tra Penelope e Ulisse, il ricordo dei vent’anni di guerre e avventure. Il pubblico è spettatore e partecipe nel contempo, l’interazione è pressoché assoluta. Ciascuno, dalla bibita offerta al bar alla danza di gruppo, è invitato a partecipare sia alla festa, sia al dramma dello sbigottimento di Ulisse, sia alle stesse evocazioni, fantasmi di un passato che rivivono il loro splendore come attraverso le pareti invisibili di una grotta alchemica.

I tempi stessi sono diversi, veloci come in una discoteca all’inizio, intensi con l’arrivo di Ulisse, addirittura dilatati nei ricordi, con parametri che variano comunque in base al punto di osservazione. Se una visione esterna o comunque periferica può in qualche modo livellare la sensazione di un diaframma temporale, attribuendo le differenze percettive a una variazione del climax drammaturgico, da vicino, meglio ancora all’interno dello spazio scenico, l’intendimento che se ne trae è quello di attraversare diverse porte dimensionali, dove la festa può ammantarsi dell’incubo del ricordo, delle grida sconnesse delle Arpie, del canto delle Sirene, della guerra e delle stragi conseguenti, come della fissità legata alla commozione suscitata da un incontro atteso per anni.

L’interrogativo che si pone a questo punto è dato dal significato della meta agognata: che cosa rappresenta in realtà Itaca? Probabilmente un non luogo, l’eremo di un passato ormai estinto, che per ragioni oggettive è ormai irraggiungibile se non nel sogno, anche perché le anime mutano come la materia, trasformando gli ambiti territoriali in cui si muovono. Allo stesso modo, il non luogo è il nessun luogo caro agli utopisti, la sfera della perfezione a cui si può tendere come verso un ipotetico “Graal”, anche se impossibile da conquistare. La natura stessa di questo evento/spettacolo di ricerca, con un testo scritto e interpretato in diverse lingue e che approderà nella vera Itaca il 14 giugno 2016, inserito in un progetto dove gli artisti navigano sopra un veliero tra il Baltico e il Mediterraneo, svela lo scopo visionario dell’iniziativa, dove l’azione teatrale cessa di essere rappresentazione per divenire concretezza del mito.

MEETING THE ODISSEY

Produzione ScarlattineTeatro_Campsirago Residenza
in collaborazione con Asterions Hus, Viirus, Regione Lombardia, MTO project

sbarchi_un’odissea ideazione e regia Michele Losi (I)

prima assoluta

Co-regia Peter Kirk (DK)
Drammaturgia di Christoffer Mellgren (FIN)
Con Anna Fascendini (I), Giulietta Debernardi (I), Marco Mazza (I-UK), Martin Ammundsen (DK), Eve Ganneau (FR), Ruth Janssen (UK), Tilde Knudsen (DK), Jaakko Kiljunen (FIN), Riccardo Meneghini (I-UK)

Coreografie: Ruth Janssen (UK)
Musiche: Birgit Løkke (DK), Jesper Siberg (DK)
Costumi: Stefania Coretti (I), Elena Carozzi (I)
Scenografie: Anna Turina (I), David Zuazola (ESP/CL)
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Tecnico del suono: Björn Karlsson (SVE)
Elettricista: Matteo Crespi (I)
Macchinista: Viviana Rella (I)
Aiuto tecnico: Stefano Pirovano (I)
Responsabile di produzione: Angelica Maran (I)
Assistente di produzione: Lisa Dressler (D)
Milano, Darsena del Naviglio, ingresso via Gorizia 12/22
Dal 27 al 31 maggio 2015

Le prossime tappe del Tour 2015:

Dervio (LC), Lungolago (altezza via Fermi) da venerdì 5 a domenica 7 giugno h 21:15
Olginate (LC), Piazza di Consonno (Il giardino delle Esperidi Festival) da venerdì 12 a domenica 14 giugno h 21:15
Como, Villa Olmo da venerdì 19 a domenica 21 giugno h 21:30
Camogli (GE), domenica 28 giugno
MALTA luglio 2015
Birgu, Dock n°1 (Malta Arts Festival) da venerdì 10 a domenica 12 e da giovedì 16 a sabato 18 luglio

INFO:
www.scarlattineteatro.it