Foto: Sandra MondainiAlla sua recentissima scomparsa, successiva a quella del marito, è difficile pensare alla separazione artistica del sodalizio di Sandra Mondaini da Raimondo Vianello. Un’unione artistica che parte dal lontano ‘58, come testimonia una delle fotografie più rappresentative, insieme a Gino Bramieri. Ma non è possibile comprendere fino il fondo il personaggio della Mondaini se non si parte dall’inizio della sua carriera.

Figlia del pittore e umorista in forza al Bertoldo, Giacinto Mondaini, Sandra, classe ’31, inizia come mini-modella, continuando su quella strada fino al vero esordio artistico, nel ’49, all’Olimpia di Milano, con la commedia Ghe pensi mì, di Marcello Marchesi, accanto a Tino Scotti e Franca Rame. Dopo aver recitato al cinema, e collaborato come soubrette con Erminio Macario, è il ’54 quando esordisce nella neonata Televisione Italiana con Settenote, e poi accanto al Mike nazionale in Fortunatissimo, recitando i ruoli di Cutolina e Pinuccia, e successivamente ancora come valletta in Attenti al fiasco. Therefore in no way this dysfunction is lesser harmful prescription viagra in nature. These are erection-enhancing medicines that help males boosting up their ability to get hard in the game and develop erections that are healthier, longer, thicker, fuller and firmer http://www.slovak-republic.org/history/between-great-wars/ cialis buy usa at the same time. Arthritis is an autoimmune disease that occurs when taking viagra 100mg. It may also result with male bareness or buy viagra sale male sterility. Cinema, televisione e teatro la riconoscono come attrice comica, fino al fatidico incontro con il futuro marito, Raimondo, percorso che ha continuato in coppia ma anche autonomamente per tutti gli anni ’60 e ’70. E’anche da dire che, a differenza di quest’ultimo, è stata, e si è per prima riconosciuta, attrice a tutto tondo, come abbiamo visto, praticamente da subito, nelle situazioni più varie, passando indifferentemente e sempre con grandissima professionalità da un media all’altro.

Solo per citare qualche nome, oltre che con il già citato Bramieri, la Mondaini ha lavorato, per esempio, con Franca Valeri, Ernesto Calindri, Bice Valori, Carlo Dapporto, Walter Chiari e Renato Rascel, un parterre de Roy che ha rappresentato in Italia il top del migliore teatro leggero, in parte approdato sia al cinema che poi al piccolo schermo.

Oltre che come testimonial di alcuni spot, al grande pubblico è ormai nota come una delle pioniere, e beniamine, della televisione commerciale Fininvest, poi Mediaset, spaziando dalla presentazione alla recitazione, basti citare l’ormai celeberrima sit-com Casa Vianello.

E’ doveroso citare anche interpretazione del pagliaccio Sbirulino, maschera trasformata in marionetta dallo scultore e scenografo Giancamillo Rossi nel ‘78, erede di un altrettanto celebre pagliaccio, lo Scaramacai, impersonato dalla soubrette Pinuccia Nava anni prima. E per quanto in queste vesti desse una lettura volutamente infantile rivolta a un pubblico certamente giovanissimo, sarebbe curioso sapere cosa ne pensa dell’attuale format televisivo per ragazzi chi allora l’ha criticata tanto aspramente.

In questo percorso conclusosi, come anticipato, pochissimo tempo fa, la cui personale esistenza ha affrontato depressione cronica e un male di difficile cura, un altro merito di Sandra è stato quello di non avere mai cercato di far ombra al marito, ma al contrario, di essergli sempre complementare, mentre, di contro, Raimondo ha sempre palesato una carriera professionale quasi capitatagli per caso, elogiando le indiscutibili doti della moglie.

Credo proprio che ci mancheranno.