Foto di scena: Salomè, Valentina Violo, al Teatro Litta di Milano dal 18 al 28 gennaio 2018
Foto di scena: Salomè, Valentina Violo, al Teatro Litta di Milano dal 18 al 28 gennaio 2018
Foto di scena: Salomè, Valentina Violo © Teatro de Gli Incamminati/I Demoni

La rielaborazione firmata da Alberto Oliva e Mino Manni del capolavoro di Oscar Wilde andata in scena a gennaio al Teatro Litta di Milano

Iokanaan è la voce di un destino immutabile, il monito soffocato che emerge dagli alambicchi dell’anima, urla la sua presenza dal pozzo profondo dell’insolvenza. La sua è una presenza terribile, senza sconti, lo specchio di una cattiva coscienza che suscita simultaneamente terrore, rispetto e fascinazione.

Salomè, produzione del Teatro de Gli Incamminati e la compagnia I Demoni, andato in scena al Teatro Litta di Milano lo scorso mese e diretto da Alberto Oliva, è il frutto di un’elaborazione drammaturgica curata dallo stesso regista con Mino Manni, che vede in sinergia la prosa estetizzante di Oscar Wilde con la poetica del monologo Erodiade che Giovanni Testori compose nel 1967, ispirandosi per altro alla tragedia wildiana, e che vede la figura della regina non più nelle vesti di carnefice, ma in quelle di vittima di un amore impossibile.

Un lavoro in vicinanza con le mostruosità interiori descritte dai dipinti di Francis Bacon, che vede una Salomè, interpretata da Valentina Violo, spogliarsi integralmente della sua purezza per donarsi a Erode in cambio della testa del Battista, artefice di una danza dai risvolti macabri che una luna rossa pare volerne sottolineare la scia di sangue.

Giovanni Battista perde alcuni connotati cristologici presenti in Wilde per acquisire quelli di una fonte accusatoria e apocalittica delle perversioni umane, urlo della coscienza da relegare in una segreta sotto terra, e che la sensualità di Salomè porta invece allo scoperto.

Uno spettacolo ben interpretato, che vede Francesco Meola nei panni del giovane capitano delle guardie, arresosi per passione al capriccio della principessa, uno straordinario Mino Manni in quello del monarca e l’indiscutibile Giovanna Rossi, felicemente tornata sul palco del Litta, nel ruolo della regina Erodiade, determinante nel breve monologo finale dal sapore tutto testoriano.

Nel complesso quella di Oliva è una pièce coraggiosa, foriera di inquietudini che le luci di Luca Lombardi, la scenografia di Alessandro Chiti e la voce fuori campo di Franco Branciaroli contribuiscono a creare. Una suggestione immaginata e cercata come una luna nel pozzo dell’anima.

Giudizio: ***

 

Produzione TEATRO DE GLI INCAMMINATI/I DEMONI

Salomè di Oscar Wilde, con brani tratti da Erodiade di Giovanni Testori
Elaborazione drammaturgica Alberto Oliva e Mino Manni
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Con Mino Manni, Francesco Meola, Giovanna Rossi, Valentina Violo
Voce fuori campo: Franco Branciaroli
Regia di Alberto Oliva

Assistente alla regia: Valentina Sichetti
Scene: Alessandro Chiti
Costumi: Lella Diaz
Movimenti: Lara Guidetti
Luci: Luca Lombardi
Sound Design: Gabriele Cosmi

Milano, MTM Teatro Litta, Corso Magenta 24
Dal 18 al 28 gennaio 2018
www.mtmteatro.it