ARSENALE – Un piccolo grande teatro nel cuore del mondo Al di là di ogni luogo e tempo… La Black Box, il Teatro Arsenale, è inserita nel centro della metropoli lombarda e respira con il polmone multietnico della zona che la ospita. Come racconta Marina Spreafico, anima e colonna portante dello spazio teatrale, quando più di trent’anni fa Kuniaki Ida arrivò dal Giappone in via Cesare Correnti, tutti si stupivano nel vederlo e ne analizzavano l’aspetto con la sottile curiosità di chi intende affrontare un’esplorazione esotica. Oggi tutta la via è un dedalo d’identità extraeuropee o continentali, che in ogni caso si richiamano a una “milanesicità” più o meno affermata in ogni singolo individuo di diversa provenienza etnica. Ecco allora sopraggiungere il quesito sull’importanza di chiamarsi o definirsi teatro: se nell’antichità come nelle piazze medioevali e nel periodo barocco poteva dirsi punto di scambio e comunicazione sociale, nella tradizione borghese fino ai nostri giorni si è persa la relazione tra pubblico per una ricettività unilaterale verso lo spettacolo senza alcuna mediazione, ma anzi con la presenza invalicabile della cosiddetta “quarta parete” del palco. Le esperienze legate al teatro artaudiano, come più sommariamente all’ Off Teatro nel suo complesso, hanno già cercato di superare la soglia dell’impermeabilità tra luogo scenico e spettatore, ponendosi addirittura in molti casi oltre i contenuti della semplice “rappresentazione” drammaturgica. Oggi l’Arsenale intende proseguire e raffinarsi nel suo ruolo di contenitore alchemico arricchendosi con le contaminazioni sociali e le identità etniche proprie del territorio in cui opera, cuore di un mondo che pulsa e freme in una quotidiana espressività. Ecco quindi il Genius Loci dal 23 al 27 settembre, giunto alla sua terza edizione, porsi come luogo di scambio durante un allestimento sulla storia, non certo scevra da richiami esoterici, delle mura ospitanti il teatro, con apertura il mattino alle 11, culminante in un gioco con le carte dell’Arsenale e aperitivo, prima dello spettacolo in cui vedrà la luce un nuovo episodio della narrazione. You might like to have a look at the main differences between the two types of Kamagra and which one is more order levitra effective. Besides awareness, writing down goals and cipla viagra having an understanding of “why” you must change, there also must be a solution as well. Also is an FDA sales cialis approved product which makes it impossible for them to achieve an erection. The scientists have made the new kind life levitra australia prices regencygrandenursing.com saving drugs and side by side low cost and low side effect medicine. E se il FuoriFesta 2009 dal 16 al 18 ottobre porterà al dialogo di diciotto giovani compagnie quale vetrina senza schemi sul nuovo teatro, la rassegna “Lo Straniero dentro di noi” affronterà dal 24 ottobre all’8 novembre l’esperienza multietnica con tre lavori firmati da Jacob Olesen, Susana Lastreto Prieto e Dario Fo. Il 9 e 23 novembre, e ancora dall’11 al 13 dicembre, è la volta di una diversa drammaturgia, quella musicale, con Electronika 2009 – Again a cura della fondazione MM&T, di nuovo presente dal 23 al 31 marzo 2010 con una “rilettura” del De Profundis di Oscar Wilde. Un Arsenale “uno e trino”, diviso tra Scuolarsenale, che curerà “Scuola nella città” a dicembre e maggio, Arsenale-lab e Teatro Arsenale propriamente detto con la sua stagione fatta di lunghe permanenze. In questa, una nuova edizione della Cantatrice Calva di Ionesco per la regia di Marina Spreafico, ma anche, rimanendo in campo internazionale, Lotta di negro contro cani di Koltès già presentato nella passata stagione da Jolly Roger al PiM e la riproposta di Kafka sulla spiaggia di Murakami per la regia di Kuniaki Ida, oltre naturalmente a tanti nuovi spettacoli ed ospitalità con autori contemporanei e alcuni “classici” moderni come Pessoa e Brecht. Una stagione dunque ricca ed eterogenea che rilancia per qualità uno degli ombelichi della vitalità artistica della città. D’altronde, in una metropoli nata come dolmen e sviluppatasi sulle acque con il nome di Alba prima di divenire Mediolanum per la sua posizione, l’interpretazione degli umori di un mondo che corre attorno a questo crocevia è una passio obbligata per un’evolutiva creatività. A partire, appunto, da via Cesare Correnti… (Claudio Elli, 3 luglio 2009) TEATRO ARSENALE Milano, via Cesare Correnti 11 Info: www.teatroarsenale.it Foto in alto: gli allievi di Scuolarsenale © Teatro Arsenale