Sulla soglia del proprio orrore… l’’abisso si scruta attraverso uno spiraglio triangolare attraverso il quale, come in un incubo di Lovecraft, possiamo visitare tutto l’universo blasfemo che ci appartiene. L’’oscenità non è in questo caso un rito, ma il mezzo espressivo della frantumazione dell’anima: sesso estremo, violenza, sodomia e antropofagia sono presenti come segni di aspettative recondite in una deformazione interiore viva, anche se riposta in qualche cripta nascosta del tempio umano. La camera d’albergo dove si svolge l’azione e la guerra circostante sono solo la gabbia neuronica in cui si raggiunge l’oblio.

Testo del ’95 tra i più trasgressivi dell’autrice, non è certo nato semplicemente per scandalizzare i benpensanti con un ritratto deteriore dell’uomo: la sua cadenza è visionaria, in un climax crescente di devastazione, definendo un autentico capolavoro contemporaneo sul delirio. Elena Russo Arman, Paolo Pierobon e Andrea Capaldi sono gli eccellenti interpreti di questa versione teatrale firmata da Elio de Capitani, del quale si evidenzia in molti punti l’ingrediente ironico al limite di un sarcastico humor nero, mantenendo però e anzi esaltando tutto lo strong taste della poetica di Sarah Kane. Un’epica delle coscienze esplose oltre ogni rappresentazione….

Giudizio: ****

TEATRIDITHALIA in collaborazione con Asti Teatro
Blasted di Sarah Kane
Con Elena Russo Arman, Paolo Pierobon, Andrea Capaldi
Regia di Elio de Capitani

Luci: Nando Frigerio
Suono: Giuseppe Marzoli
Milano, Teatro dell’Elfo, via Ciro Menotti 11
Dal 21 ottobre al 16 novembre 2008
www.elfo.org

In alto: foto di scena © Luca Piva