Foto: locandina esposizione (particolare)  r-EVOLution allo Spazio Revel di Milano
Foto: locandina esposizione (particolare) © r-EVOLution

È stata inaugurata il 17 febbraio 2011 allo Spazio Revel di Milano “r-EVOLution. D’you know what I mean?”, una mostra di opere visive, video, fotografie e installazioni di dieci giovani artisti del collettivor-Evolution; l’intento comune è quello di creare un nuovo modo di guardare il mondo che ci circonda e reinventare la parola rivoluzione. Ci troviamo di fronte a opere scaturite da dieci menti diverse: ognuna di loro impiega tecniche artistiche differenti e ognuna di loro si focalizza su particolari tematiche contemporanee. Nei video di Francesca Lolli si palesano le ossessioni della quotidianità che sfociano in un malessere unanime; nelle pitture ad olio di Manusch Badaracco ci si trova faccia a faccia con i disagi e le problematiche del nostro tempo, un’epoca segnata da una solitudine che i social network non riescono ad alleviare; Alan Zeni rimane legato all’infanzia e dipinge un mondo visto con gli occhi fantasiosi e grotteschi di un bambino; le opere di Linda Ferrari pongono l’attenzione sulla mercificazione del corpo femminile, la donna è dipinta con il volto di una bambolina bionda ed è incatenata all’estetica del proprio corpo persino nella ricerca di un lavoro. Lungo il percorso visivo si osservano le fotografie surrealiste di Matteo Suffritti e Francesco Laera, la pittura realista di Alessandro Minoggi e quella più oscura di Mattia Barf; ci si sofferma a osservare i particolari materiali creativi usati da Manu Zuccarotta e la libertà espressiva presente nelle opere di Mr. G. In tutte le opere presenti in mostra vi è un’attenta osservazione della condizione contemporanea, una critica del nostro tempo che determina il desiderio di rivoluzione; viene mostrato il mondo del lavoro e quello delle relazioni interpersonali e si percepisce la speranza di svolta, il desiderio di eliminare la rassegnazione e intraprendere una rivoluzione del pensiero. Siamo posti di fronte a una dura e cupa realtà ma non tutto è perduto, rimane la voglia di ricominciare: reagire unendosi in un collettivo allo scopo di creare arte fruibile da un vasto pubblico ci sembra decisamente un buon segno di cambiamento.

Milano, Spazio Revel, via Thaon di Revel 3
Fino al 6 marzo 2011
www.revelmilano.com
info@thaonderevel3.com
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