Foto di scena: Monica Faggiani, Debora Mancini in “Quello che le donne non dicono”, andato in scena al Teatro Libero di Milano dal 21 al 26 marzo 2016
Foto di scena: Monica Faggiani, Debora Mancini in “Quello che le donne non dicono”, andato in scena al Teatro Libero di Milano dal 21 al 26 marzo 2016
Foto di scena: Monica Faggiani, Debora Mancini in “Quello che le donne non dicono” © Effetto Morgana © Teatro Libero Milano

Protagoniste Monica Faggiani e Deborah Mancini, l’ultimo lavoro di Fabio Banfo ispirato all’opera di  Shakespeare

Rappresentato al Teatro Libero di  Milano dal 21 al 26 marzo, Quello che le donne non dicono è un monologo a due voci introspettivo, un flusso di coscienza. Forse è una confessione, sia nel senso giuridico dell’ammissione di colpa, come in un giallo, che in quello più strettamente cattolico dell’esposizione dei propri peccati, dove il Cristo è una figura di riferimento importante.

Monica Faggiani e Deborah Mancini sono le due splendide interpreti di questa difficile figura: si alternano nel racconto che a tratti si fa dialogo, e incarnano il lato puro, più vicino a Ophelia e quello oscuro ispirato a Lady Macbeth, del personaggio che Fabio Banfo (autore e regista) ha creato come un eterno femminino, latore di vita e morte, svelando una personalità scomposta, nella quale convivono due anime che nello svolgersi della sua vita ha elaborato in forma aggressiva il lutto e le violenze subite.

Un testo complesso, per una personalità articolata, recitato con una tensione che non cala mai, anzi è un crescendo emotivo lungo il dipanarsi della storia di questa donna la cui vita è segnata da episodi di sangue sin dalla nascita. La narrazione dal tono gioioso, entusiastico, come quello dei bimbi quando fanno nuove esperienze, è accompagnata da alcuni brani di musica pop che danno un’ambientazione contemporanea agli eventi perlopiù criminosi  che costellano la vita della protagonista.

C’è una terza figura, un’amica immaginaria della narratrice, che ascolta immobile e silente, percepita come l’unica a comprendere e approvare i fatti raccontati, ma che può essere la protagonista stessa che esce da proprio io. Molteplici sono le possibilità di definire questo essere umano che in estrema sintesi è un’assassina dalla profonda lucidità mentale, grazie alla quale riesce a suscitare empatia nonostante il suo vissuto sanguinario.

Giudizio: *** ½

Produzione EFFETTO MORGANA

Quello che le donne non dicono
Drammaturgia e regia di Fabio Banfo

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Assistente alla regia: Serena Piazza
Scene e costumi: Serena Piazza
Luci: Fabio Banfo

Finalista al concorso di drammaturgia “Per Voce Sola” 2014
presso il Teatro della Tosse di Genova

Milano, Teatro Libero, via Savona 10
Dal 21 al 26 marzo 2016
www.teatrolibero.it