Foto: copertina libro Per il nostro bene di Alessandra Coppola e Ilaria Ramoni edito da Chiare lettere
Foto: copertina libro Per il nostro bene di Alessandra Coppola e Ilaria Ramoni  edito da Chiare lettere
Foto: copertina libro © Chiare lettere

La nuova guerra di liberazione, cita il sottotitolo in copertina. E l’incipit di questo importante lavoro a quattro mani è nelle frasi riportate, da Don Ciotti a dal mafioso Francesco Inzerillo, in un’esperienza, quella del recupero dei beni confiscati alle mafie, che anziché essere una linea retta è un vero e proprio gomitolo da dipanare.
Secondo la buona regola del giornalismo, dimostrare anziché dichiarare, si entra subito nel vivo della questione, con casi quali Cascina Caccia, all’interno di un Piemonte omertoso almeno quanto la Calabria, per passare al cosiddetto castello di Cutolo Ottaviano (Raffaele Cutolo, boss della Nuova Camorra Organizzata, ndr), nel napoletano, fino alla villa di Tano Badalamenti, proprio quella dei cosiddetti cento passi raccontati da Peppino Impastato. Luoghi che rappresentarono, anche in maniera evidente, il potere di chi lo abitava, e che non sempre lo Stato riesce riconvertire ad altri utili usi come dovrebbe. E qui, le ulteriori variabili, vanno dalla presenza di associazioni antimafia, come Libera, ad amministratori locali in grado di comprendere le problematiche di ogni caso e intervenire con idee e coraggio, anche e soprattutto in terre ad alta concentrazione mafiosa, secondo anche il postulato dei due binari paralleli, quello della legalità contrapposto a il suo opposto di illegalità. Per tacere di quanto la stessa mafia va a permeare anche l’interno del tessuto bancario e creditizio, con propri emissari nelle banche, oltre che nel mondo politico, in cui non sono più i politici a manovrare i la criminalità organizzata per raccogliere consenso, ma è quest’ultima che fa eleggere propri rappresentanti nelle stesse istituzioni.
A quanto scritto vanno aggiunti i casi di imprenditoria pesantemente condizionata dalla mafia, attraverso, per esempio, le intimidazioni  o  la perversa arma dello strozzinaggio, quando non è lo stesso mondo imprenditoriale regolare, lombardo o piemontese, che, pervaso da deliri di onnipotenza, crede stupidamente di fare affari alla pari con questa criminalità organizzata. E, neanche a dirlo, il copione di queste storie è sempre tragicamente il medesimo.
Una battaglia talvolta impari perché, al di là di una volontà generale, spesso anche sincera, di combattere questo tipo di criminalità, che per dirla con le parole di Mario Draghi oltre a un peggioramento della vita civile determina anche un mancato sviluppo economico, questo tipo di opposizione paga lo scotto della mancanza di adeguati ed efficaci strumenti. La peggiore e la più distruttiva delle imprenditorialità esistente, quella mafiosa, male arginata da uno stato miope che, a titolo di esempio, paga l’affitto di scuole ed uffici pubblici quando potrebbe utilizzare gli edifici confiscati.
brand cialis for sale http://mouthsofthesouth.com/wp-content/uploads/2020/02/MOTS-03.07.20-Dixon-.pdf The deal is concluded online with not extensive paperwork. Before we online pharmacy levitra go ahead, lets us a small look at what is erectile dysfunction and causes behind it. Cholesterol performs several important functions in the body and delivers energy, versatility, cialis tablets online and vitality. And never tadalafil tablets india confuse this Organic Superfood with chemically manipulated and poorly manufactured vitamins, minerals and extracts that might harm the testicles should be avoided. Una lotta anche contro i pregiudizi di coloro i quali ancora sostengono che al Sud, come Nord, la mafia non esisterebbe (nota personale, ci ricordiamo di un ex sindaco e di un ex prefetto, entrambi a Milano, per esempio) come dimostra l’episodio narrato in quel di Vigevano, Lombardia. O anche solo totale mancanza di buon senso, come nel caso in cui un comune non si rinnova la concessione di uno di questi edifici a una casa-famiglia sono perché priva della dicitura -antimafia-.
In tutto questo tuttavia non mancano esempi decisamente positivi, come nel caso della discoteca Borgo Karma, a Milano, in cui, dopo la confisca, un manager esperto del ramo l’ha rimessa in piedi trasformando in una solida e sana realtà produttiva. Così come viene nell’appendice del testo è contenuto un istruttivo vademecum, dal taglio cronologico, relativo ai beni confiscati e assegnati.
In conclusione, questo volumetto scritto da Alessandra Coppola, giornalista de “Il Corriere”, insieme a Ilaria Ramoni, avvocato, amministrazione giudiziario ed esperta di legislazione antimafia, rappresenta un ottimo esempio di giornalismo d’inchiesta, accuratamente dettagliato quanto coraggioso.

Alessandra Coppola, Ilaria Ramoni – Per il nostro bene  – Chiare lettere – € 12,90