Foto di scena: Gabriella Greison in 1927 - Monologo Quantistico, al Teatro Menotti di Milano dal 4 al 6 e dall'8 al 10 cnovembre 2016 e al Teatro della Tosse di Genova dal 24 al 25 gennaio 2017
Foto di scena: Gabriella Greison in 1927 - Monologo Quantistico, al Teatro Menotti di Milano dal 4 al 6 e dall'8 al 10 cnovembre 2016 e al Teatro della Tosse di Genova dal 24 al 25 gennaio 2017
Foto di scena: Gabriella Greison in 1927 – Monologo Quantistico © Virginia Bettoja

Andato in scena con la regia di Emilio Russo dal 4 al 6 e dall’8 al 10 novembre, 1927 – Monologo Quantistico di Gabriella Greison evoca i fatti più sconvolgenti e misteriosi che hanno dato luogo alla fisica quantistica

Immaginate che qualcuno vi racconti di una cena a cui ha partecipato il gotha della fisica del più importante periodo attraversato dalla stessa fisica. Una tavolata a cui erano seduti gli scienziati Albert Einstein, Premio Nobel nel ’21 (“il lupo solitario”), Niels Bohr, Nobel nel ’22 (“l’uomo ossessionato, o il fratello buono”), Marie Curie, Nobel nel 1903 e nell’11 (“la grande scienziata”), William Bragg, Nobel nel ’15 (il riflessivo”), Arthur Compton, Nobel nel ’27 (“il più modesto del gruppo”), Owen Willans Richardson, Nobel nel ’28 (“il gentiluomo”), Luis de Broglie, Nobel nel ’29 (“l’aristocratico”), Irving Langmuir, Nobel nel ’32 (“il più serioso”), Max Born (“l’ansioso ipocondriaco”), Paul Langevin (il più “charmant”), Pierre Nolf (“il più impostato”), Hendrik Lorentz, Nobel nel 1902, di fatto l’orchestratore che ha organizzato tutto, oltre naturalmente ai sovrani del Belgio, il re Alberto e la regina Elisabetta, e a qualche altro commensale.

Un appuntamento conviviale alla conclusione del V congresso Solvay del 1927, tenutosi a Bruxelles, che la presenza di altre brillanti menti quali Werner Heisenberg (Nobel nel ’32), Wolfgang Pauli (Nobel nel ’45), Paul Dirac (Nobel nel ’33), Erwin Schrödinger (Nobel nel ’33), Max Planck (Nobel nel ’18) e Paul Ehrenfest, di fatto questi ultimi riuniti insieme ai primi in una celeberrima fotografia scattata al termine del congresso già nel pomeriggio inoltrato.
Una cena di gala ad altissimo livello che da un momento all’altro poteva trasformarsi in un campo di battaglia tra due visioni differenti della fisica, da una parte la relatività generale di Einstein e dall’altra la meccanica quantistica di Bohr, con cui erano schierati la maggior parte dei commensali.

Gabriella Greison, fisica, scrittrice e giornalista, nonché one-woman-band di questa felice rappresentazione, ci racconta tutto questo, mettendo mirabilmente in scena l’intero spettacolo nel ruolo di un osservatore speciale (che non vi riveliamo), facendo con la fisica, e con la scienza più in generale, più o meno quello che Marco Paolini ha fatto con la narrazione civile (di quest’ultimo vedi “Vajont”). Un testo, con un’interpretazione altrettanto efficace, che è al contempo un istruttivo gioco che appassiona, diverte e induce i suoi spettatori inevitabilmente a riflettere.

Lo spettacolo, dopo aver debuttato al Teatro Menotti di Milano con la regia di Emilio Russo, andrà nuovamente in scena al Teatro della Tosse di Genova il 24 e 25 gennaio 2017.

Giudizio: ***1/2

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TIEFFE TEATRO MILANO

1927 – Monologo Quantistico di e con Gabriella Greison
Regia di Emilio Russo

prima nazionale

Luci:Mario Loprevite
Scene e costumi:Pamela Aicardi

Milano, Teatro Menotti, via Ciro Menotti 11
Dal 4 al 6 e dall’8 al 10 novembre 2016
www.teatromenotti.org