Foto di scena: Ermelinda Çakalli in "Frammenti di contemporaneità" di Martin Crimp, al Teatro Litta Sal La Cavallerizza di Milano
Foto di scena: Ermelinda Çakalli in "Frammenti di contemporaneità" di Martin Crimp, al Teatro Litta Sal La Cavallerizza di Milano
Foto di scena: Ermelinda Çakalli © Teatro Litta Milano

Surreale e ardito: Martin Crimp – e con “Frammenti di contemporaneità (Meno emergenze)” a Milano al Teatro Litta fino al 23 novembre lo si può verificare -, in questo modo parla di quella classe media in disfacimento, di cui mette in risalto banalità, pochezza, arrabattarsi nella quotidianità della vita.

Il primo dei Frammenti di contemporaneità di Martin Crimp è il consiglio alle donne irachene su come comportarsi con i bambini: come garantire la loro sicurezza in una società che secondo il titolo del frammento dovrebbe essere quella irachena, ma nella realtà di iracheno ha ben poco. E come mettere in scena questo Frammento? Scegliendo di far giocare con cubi e tubi luminosi gli attori in scena, mentre come dei proclami declamano i consigli. I bambini crescono e, diventati adulti, finiscono per sacrificare l’amore in un triste matrimonio, dove la nascita di Bobby ben poco può portare fuori da cliché, che, alla fine, incapsulano gli attori all’interno di cubi capaci di diventare gabbie, seppure luminose, in grado di intrappolare anche gli spettatori, che fin dall’inizio hanno assistito in circolo al divincolarsi dei protagonisti. Le cose vanno meglio, vero? Chiedono, mentre i muri crescono, costruiti da loro stessi.

L’ironia amara chiude uno spettacolo che, con una altrettanto amara ironia esaltata dall’impassibilità degli attori, era iniziato, e infatti, possiamo chiederci, quei consigli sono proprio su misura?
La messinscena studiata da Francesco Leschiera con Chris White dà vita a uno spettacolo che non vive solo delle parole: queste, spezzettate, al di là del loro significato, diventano ritmo sincopato, mentre movimento degli attori, luci, cubi bianchi assumono un ruolo di protagonisti. E i cubi possono trasformarsi in un mutevole scenario, fino ad avvolgere gli spettatori-esseri umani, che dagli eventi possono essere sopraffatti.

Giudizio: ***

 
LITTA produzioni – Teatro del Simposio
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Frammenti di contemporaneità (Meno emergenze) di Martin Crimp
Progetto e regia di Francesco Leschiera, Chris White
Con Ermelinda Çakalli, Alessandro Macchi, Riccardo Buffonini, Luigi Maria Rausa

Scene: Francesco Leschiera
Costumi: Ilaria Parente
Luci: Luna Mariotti
Elaborazione e scelte musicali: Antonello Antinolfi

Milano, Teatro Litta Sala La Cavallerizza, Corso Magenta 24
Dal 14 al 23 novembre 2014
www.teatrolitta.it