Foto: copertina 24 Preludios di Manuel M. Ponce © PRIM Musikverlag Darmstadt, 2019
Foto: copertina 24 Preludios di Manuel M. Ponce © PRIM Musikverlag Darmstadt, 2019
Foto: copertina 24 Preludios di Manuel M. Ponce © PRIM Musikverlag Darmstadt, 2019

Edito da Prim, il lavoro curato da Piera Dadomo e Tilman Hoppstock sui 24 Preludi per chitarra di Manuel Maria Ponce

I 24 Preludi per chitarra del compositore messicano Manuel Maria Ponce (1882-1948) hanno una travagliata storia editoriale, tra uscite carsiche e rimaneggiamenti, lunga quasi un secolo.
Riappaiono in questa nuova veste editoriale per la tedesca Prim, come un puzzle ricomposto dall’attento lavoro di Piera Dadomo e Tilman Hoppstock, che hanno operato ove possibile sulle fonti originali.
La prefazione di Angelo Gilardino illustra la genesi di questo capitolo così importante del repertorio chitarristico del ‘900, sorto tanto per cambiare grazie al maieutico impulso segoviano.

Novità saliente, rispetto alla storica edizione Tecla del 1981 di Miguel Alcázar, è una sostanziale riorganizzazione con qualche non secondaria modifica strutturale.
Il vecchio Preludio VI (Lento) è dislocato in appendice con il medesimo titolo. Prende il suo posto nella serie l’Allegretto in Si min., per ragioni esposte dai curatori in convincenti “osservazioni sul manoscritto”, pur ammettendo che la questione della sua effettiva destinazione rimane aperta.

Segue la “vecchia” impaginazione fino al Preludio XVII in Fa, oggetto d’un piccolo ritocco ritmico: due semiminime diventano crome, per scelte coerentemente sostenute nelle osservazioni. Da questo numero in poi si restaura l’ordine originariamente disposto da Ponce, cioè anziché proseguire col decrescere delle tonalità come nelle passate edizioni, si spostano tutti i numeri seguenti secondo l’ordine incrementale dei bemolle: così gli ex preludi XXI e XXII (Sib/Sol min.) diventano XIX e XX, gli ex XVII e XVIII (Lab/Fa min.) diventano XXIII e XXIV, e via rinumerando. Dove la curatrice ha ritenuto troviamo utili versioni alternative, disambiguazioni e indicazioni tratte dai manoscritti ponciani.

Pratiche e dettagliate schede analitiche (in tre lingue) dedicate a ciascun Preludio compendiano l’ottimo lavoro, che dà luogo a un piccolo gap generazional-numerico, facendo capitolare il vecchio ordine con buona pace di Alcázar – che per inciso significa “fortezza”, dall’arabo al-qar – dopo una fiera resistenza quarantennale nelle nostre biblioteche. Siano avvisati del reset compilatori di programmi e presidenti di concorsi.

Piera Dadomo aveva già magistralmente registrato l’intero ciclo nel suo Cd “Homage To Manuel M. Ponce” (Dotguitar Srl) reperibile sul canale tematico YouTube della chitarrista. Un ascolto consigliato anche ai non addetti, che godranno l’incanto delle qualità della chitarra in un affresco ben più ambizioso e pregnante di quanto le prime finalità didattiche di Segovia avrebbero atteso.

(INFO Francesco Rampichini: www.musikatelier.it)

Manuel M. Ponce – 24 Preludios

Edited by Piera Dadomo e Tilman Hoppstock

PRIM Musikverlag Darmstadt, 2019