Foto di scena: L’inquilino, al Teatro Litta MTM di Milano dal 1° al 10 aprile 2016
Foto di scena: L’inquilino, al Teatro Litta MTM di Milano dal 1° al 10 aprile 2016
Foto di scena: L’inquilino © Sara Gentile

Un suggestivo thriller psicologico firmato da Claudio Autelli

Tratto da L’inquilino al terzo pianodi Roland Topor, lo spettacolo, andato in scena al Teatro Litta di Milano fino allo scorso 10 aprile, è una trasposizione teatrale dell’universo psicologico di Trelkovsky, il protagonista della vicenda interpretato da Michele Di Giacomo, un giovane che a Parigi decide di prendere in locazione un appartamento nel caseggiato del signor Zy. Questi è un ambiguo personaggio apparentemente educato e gentile, impersonato da Giacomo Ferraù, che impone rigide regole condominiali al nuovo arrivato.

L’alloggio era abitato dalla signorina Choule, una donna che si è gettata dalla finestra per motivi oscuri e che giace in grave condizioni in un letto d’ospedale. Dopo la sua morte Trelkovsky si sente coinvolto in una macchinazione dai lati oscuri ordita dalla comunità del palazzo, una tensione psicologica dove ogni frammento risulta ambiguo, dai contorni incerti, sottilmente minaccioso.

Trelkovsy è addirittura convinto che i vicini vogliano trasformarlo fisicamente nella signorina Choule per fargli poi fare la stessa fine, un gioco macabro che lo vede indossare abiti femminili, diffidando di tutti, dentro e fuori il condominio, inclusa Stella (Alice Conti), una ragazza conosciuta al capezzale della sfortunata ex inquilina e con la quale ha intessuto una tenera amicizia.

Tutto diviene una girandola di suggestioni grottesche, dal sapore lovecraftiano, dove i vicini si trasformano in mostri dalle sembianze ferine, creando atmosfere surreali che si alternano a situazioni ironiche intrise di amara comicità. Le visioni oniriche sembrano forme partorite dallo stesso Trelkovsky, forse proiezioni delle sue paure più recondite, forme corporee che lo conducono al baratro della coscienza e della propria identità.

Il lavoro di Autelli, grazie anche all’ottimo cast e un efficace impianto scenico, riesce dunque a suggerire le inquietudini di un mondo dove nulla è autentico e ogni cosa è dispensabile, dentro la gabbia di un appartamento dove l’ossessione travalica i confini della logica per fondersi con la follia.

Giudizio: ***

 

Produzione LAB 121 – Manifatture Teatrali Milanesi
in coproduzione con Fondazione Campania dei Festival
in collaborazione con il Teatro del cerchio di Parma

L’Inquilino  dal romanzo  L’inquilino del terzo piano di Roland Topor
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Adattamento e regia di Claudio Autelli
Con Alice Conti, Michele Di Giacomo, Giacomo Ferraù, Marcello Mocchi

Assistente alla regia: Lorenzo Ponte
Scene: Maria Paola Di Francesco
Luci: Giuliano Bottacin
Suono: Fabio Cinicola
Organizzazione: Monica Giacchetto, Camilla Galloni
Comunicazione e promozione: Cristina Pileggi

Milano, MTM Sala Teatro Litta, C.so Magenta 24
Dal 1° al 10 aprile 2016
www.mtmteatro.it
www.lab121.it