Foto di scena © Giovanna PaganoCommedia in tre atti di Molière ed ispirata al Phormio di Terenzio, quando fu rappresentata per la prima volta al Théâtre de la Salle du Palais-Royal di Parigi il 24 maggio 1671 non riscosse molto successo, al punto che fino alla morte dell’autore fu replicata solo diciotto volte. Tuttavia, l’opera fu suggeritrice di parecchio teatro successivo basato sugli equivoci e lo scambio dei ruoli, a partire dalla commedia Il gioco dell’amore e del caso di Marivaux che nel XVIII secolo ottenne fin da subito un vasto consenso al punto da essere allestita a Versailles.

E’ un testo del tardo Molière che vuole richiamare la farsa dopo avere scritto i suoi maggiori capolavori, dal Tartuffo ovvero l’Impostore al Don Giovanni fino a L’Avaro, ambientata in una Napoli virtuale della quale si riscontra solo il porto e di conseguenza il mare. E appunto dal porto giungono le notizie, come portate dal vento marittimo. Proprio da lì sembrano innestarsi tutti i pettegolezzi, le situazioni, le astuzie e nefandezze che costituiscono la nervatura drammaturgica de Les Fourbéries de Scapin.

Del resto Scapino non è semplicemente un perditempo parassita come l’ispiratore Formione. Egli è già più simile a una maschera della Commedia dell’Arte italiana, ed è appunto il furbo servitore, non scevro da precedenti pendenze con la giustizia, del giovane Leandro. Proprio per aiutare lui e l’amico Ottavio nel salvaguardare i loro contrastati amori – Leandro s’innamora della zingara Zerbinetta, mentre Ottavio sposa nascostamente Giacinta – contro il parere dei rispettivi ricchi genitori, il tirchio Geronte e l’autoritario Argante, Scapino inventerà le sue “furberie” rischiando di mettersi nei guai. When you buy this drug, you will be informed that it is a short acting selective serotonin reuptake Inhibitors, SSRIs control the amount of serotonin in cheap cheap viagra your body. Therefore, No Fall capsules and cost of viagra Maha Rasayan capsules, these supplements do not provide the immediate-effect. They usually take it as if they are frequent and due to any sexual dysfunction in either of viagra active the partners. As an established and reputed practitioner of psychotherapy in Annapolis, within a safe and supportive ambience and after being through comprehensive interviews and discussions with the patient, she tries to explore his unconscious and bring out what is causing your anxiety. find out for more commander levitra

I due anziani genitori, in viaggio per affari a Taranto, ritornano improvvisamente a Napoli, e Ottavio scopre che Argante vuole dargli in moglie una figlia dello stesso Geronte. A questo punto si rivolge a Scapino per chiedere il suo aiuto, allo stesso modo di Leandro che intende riscattare la giovane Zerbinetta per unirsi a lei. Scapino, con l’aiuto anche di Silvestro, il servo di Ottavio, riuscirà a ingannare i due genitori, fino al lieto fine in cui l’amore trionfa con la scoperta di sconosciuti legami di parentela tra i protagonisti.

Lo Scapino di Roberto Trifirò è a tutti gli effetti una maschera napoletana, pur di una Napoli inventata, quasi onirica, che la stessa scenografia essenziale sembra voler ispirare. Egli sa essere crudele e nel contempo un valido alleato, è l’incarnazione dell’intrigo benefico, il malfattore che si vorrebbe avere come inconfessabile amico di fronte alle ingiustizie di un potere che in troppe occasioni nega l’amore.

Uno spettacolo in due parti ben riuscito, senza sbavature, che diverte facendo trionfare le intenzioni di Molière pur in un adattamento che vede un’attualizzazione del linguaggio in chiave farsesca e popolare. Un progetto nato con Sonia Bonacina, compagna del regista sul lavoro come nella vita, recentemente scomparsa dopo un tragico incidente, e che proprio la mattina del debutto si è voluto commemorare con un corteo confluito nello stesso Out Off.

Questa pièce, dedicata a lei, è espressione di quel teatro a cui ha fortemente creduto, a partire dalla Compagnia Figli di Nessuno da lei fondata, e che oggi può farla rivivere dando continuità, come in questo caso, al suo lavoro e al suo impegno.

Giudizio: ***

COMPAGNIA FIGLI DI NESSUNO

IN COLLABORAZIONE CON TEATRO OUT OFF

Le furberie di Scapino di Molière

Con Claudio Migliavacca, Giovanni Battaglia, Andrea Brancone, Donato Mazzarella, Paola Campaner, Giulia Viana, Roberto Trifirò, Marco Graffeo

Regia di Roberto Trifirò

Scene: Isabella Spinelli

Costumi: Sonia Bonacina realizzati da Sartoria di Luna – Seregno – dipinti a mano da Elisa Elli

Luci: Luca Siola

Suono: Fabio Cinicola

Maestro di canto: Angelo Rugolotti

Trucco: Lorena Smaniotto

Assistente alla regia: Alberto Bassi

Assistente alle scene: Rosella Colombo

Milano, Teatro Out Off, via Mac Mahon 16

Dal 15 al 20 febbraio 2011

www.teatrooutoff.it