Foto di scena: Il calapranzi, con Francesco Maria Cordella (di spalle) e Alessandro Castellucci, al Teatro Libero di Milano dal 19 aprile al 2 maggio 2016
Foto di scena: Il calapranzi, con Francesco Maria Cordella (di spalle) e Alessandro Castellucci, al Teatro Libero di Milano dal 19 aprile al 2 maggio 2016
Foto di scena: Il calapranzi, con Francesco Maria Cordella (di spalle) e Alessandro Castellucci © Angelo Redaelli

Al Libero fino al 2 maggio una versione innovativa del capolavoro di Pinter

Ben e Gus, i soliti. Anzi, no, più pronunciati del solito. Già presenti sul palco del Teatro Libero di Milano all’ingresso del pubblico, Francesco Maria Cordella(Ben) e Alessandro Castellucci (Gus) sono i due sicari in incognita della più celebrata commedia noir di Harold Pinter diretta da Corrado D’Elia, in una versione che enfatizza i caratteri dei protagonisti grazie a un sapiente gioco interpretativo.

Ben, il capo, è ancora più borioso e irascibile, così come Gus, nella sua umiltà, si dimostra dialetticamente più arguto con le sue puntuali domande. Un quadro reso efficace dalla scenografia scarna, con due letti, altrettanti comodini, porta d’ingresso e passaggio comunicante con la cucina, e un calapranzi rappresentato da un secchiello calato dall’alto al centro della scena.

L’attesa di nuove disposizioni da parte del committente è intervallata dagli ordinativi attraverso il calapranzi, generando un via vai di biglietti, vivande e tensioni tra i due vivacizzate dalla presenza di un interfono a muro che collega il seminterrato al piano superiore.

Il risultato è uno spettacolo in “bianco e nero” dai tratti pronunciati, senza sfumature, dove il contrasto tra i personaggi accentua maggiormente l’ironia già presente nell’opera pinteriana.

Ben diretto e interpretato, Il calapranzidi D’Elia dimostra ancora una volta l’efficacia di un testo che dopo quasi sessant’anni dalla sua stesura suscita ancora sbigottimento per il coup de théâtre finale, dopo la tensione psicologica tra Ben e Gus, in cui il primo vede nelle precise interrogazioni del secondo i propri limiti e timori. Una pièce intensa, a tratti divertente, dal ritmo serrato e di una straordinaria contemporaneità.

Giudizio: ***

Produzione COMPAGNIA CORRADO D’ELIA
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Il calapranzi (The Dumb Waiter) di Harold Pinter
Traduzione di Alessandra Serra
Progetto e regia
di Corrado d’Elia
Con Alessandro Castellucci e Francesco Maria Cordella

Assistente alla regia: Marco Brambilla
Assistente alle scene e grafica: Chiara Salvucci
Tecnico luci:
Marcello Santeramo

Milano, Teatro Libero, via Savona 10
Dal 19 aprile al 2 maggio 2016
www.teatrolibero.it