Foto di scena: Baal di Bertolt Brecht, regia di Giuseppe Isgrò, al Teatro Franco Parenti di Milano dal 22 novembre al 4 dicembre 2016
Foto di scena: Baal di Bertolt Brecht, regia di Giuseppe Isgrò, al Teatro Franco Parenti di Milano dal 22 novembre al 4 dicembre 2016
Foto di scena: Baal di Bertolt Brecht, regia di Giuseppe Isgrò © Teatro Franco Parenti Milano

Una lecture al Teatro Franco Parenti di Milano

Il 23 Novembre si è tenuta – presso il Teatro Franco Parenti a Milano – una lecture a cura di Maurizio Principato, giornalista, critico musicale, conduttore e autore radiofonico, sul “Baal” di Bertolt Brecht nella versione che ne diede David Bowie.

Che l’Artista – scomparso il 10 Gennaio del 2016 – si fosse interessato a Brecht e Kurt Weill è noto anche ai più: infatti la sua rielaborazione di “Alabama Song”  – originariamente parte di “Ascesa e caduta della Città di Mahagonny”, scritta nel 1930 – entrò a fare parte del repertorio dal vivo della rock-star nel 1978 per poi venire inclusa nella ristampa del 1992 dell’album “Stage”(1978).

Che David Bowie avesse prestato il volto per una versione televisiva BBC del “Baal”, del 1982, e  avesse messo mano alle canzoni della pièce già dal 1981 per pubblicare un EP con la RCA – in concomintanza con l’emissione e contenente le cinque tracce presenti nell’adattamento per il piccolo schermo – è più una questione da intenditori o da studiosi.

L’adattamento per la televisione del dramma del 1918 che Bertolt Brecht scrisse in diatriba contro la pièce “The Lonely One” di Hanns Johst, raffigura con stranianti campi lunghi le vicende dell’amorale Baal. David Bowie – trasfigurato con barba incolta e denti marci posticci – si accompagna col banjo nell’eseguire i brani riarrangiati da Dominic Muldowney e tradotti da Ralph Manheim e John Willet. La versione EP si distacca da quella televisiva arricchendola di sonorità.

Foto: cover Baal di David Bowie
Foto: cover Baal di David Bowie

Maurizio Principato ha raccontato alcuni aneddoti del making-of  e della ricezione da parte del pubblico di questa opera: le prove estive nel caldo torrido, la puntualità di un uomo affrancato dalla dipendenza dalla droga, l’insensata programmazione che vedeva nella stessa sera Laurence Olivier con “A Voyage Round My Father” di John Mortimer. Ma ha fatto soprattutto un excursus sulla carriera teatrale e cinematografica del Bowie attore.
Artista completo, si oserebbe dire monumentale per quanto ha inciso sulla Cultura, il Costume, l’Arte, la Musica del suo tempo. E che sicuramente lascerà traccia  – ancora  – in questi campi in futuro.
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La conferenza ha fatto il paio con l’allestimento teatrale in scena dal 22 Novembre al 4 Dicembre del “Baal”, per la regia di Giuseppe Isgrò, prodotto dal Teatro Franco Parenti e Pheobe Zeitgeist – progetto Cantieri Bavaresi e Goethe Institut di Milano in collaborazione con la compagnia Odemà e ALTOfest Napoli.
Qui – invece – la musica – con vibrafono, batteria e sintetizzatori – si distacca dalle canzoni originarie per creare una tappeto sonoro, un ambiente, in totale continuità ed interscambio con gli attori in scena.
Elia Moretti, dal vivo, ricrea un’atmosfera sospesa  – mai pacificante – che dialoga con gli attori Enrico Ballardini, Francesca Frigoli, Dario Muratore, Margherita Ortolani.

INFO:
Teatro Franco Parenti
Via Pier Lombardo 14, 20135 Milano
Tel.
02/599951 (centralino) – 02/59995206 (biglietteria)

info@teatrofrancoparenti.it
www.teatrofrancoparenti.it