Foto: Ester CastanoUno dei rischi di chi svolge la professione del giornalista è quella di far diventare inconsapevolmente notizia il proprio lavoro, una possibilità direttamente proporzionale alla posta in gioco, ossia al peso specifico di quello di cui si scrive. Proprio come nel caso di cui andiamo a trattare.

Ester Castano ha 22 anni, è giornalista pubblicista, e attualmente collabora con Altomilanese, un settimanale (diretto da Ersilio Mattioni, ndr) che si occupa dei fatti che avvengono nella zona di Magenta. E proprio a causa del suo lavoro, la collega nel maggio del 2011 si è imbattuta in una vicenda in cui la deputata regionale PdL, Nicole Minetti, venne invitata a far da madrina a una manifestazione locale dal sindaco di Sedriano, Alfredo Celeste. Quest’ultimo, dallo scorso 10 ottobre è agli arresti domiciliari per corruzione ed è stato sospeso dallo stesso Prefetto dagli incarichi pubblici. Già l’anno scorso, data l’imbarazzante presenza del personaggio femminile (anche per il suo coinvolgimento diretto nell’inchiesta sul cosiddetto Bunga Bunga, che vede l’ex Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, indagato per prostituzione minorile, ndr), una maestra elementare e una suora attraverso una lettera manifestarono il proprio disappunto, ribadendolo insieme ad altre persone durante la stessa serata in questione, e subendo, per la pacifica contestazione, una pesante censura.

Ester, occupandosi di cronaca proprio in quel comune, vuole vederci chiaro, e per questo successivamente si reca dallo stesso sindaco Celeste. Dal primo, e unico, confronto emerge la notizia di una somma di 7.020 euro che lo stesso primo cittadino avrebbe versato al proprio avvocato, Giorgio Buonamassa, per occuparsi della vicenda legata alla contestazione di cui sopra.

Un importo, non esattamente modesto, per giunta non proveniente dal portafogli del Celeste ma delle casse della municipalità, autentico casus belli che determina prima il silenzio stampa ai danni di Ester, seguito dalla minaccia di querela nei suoi confronti, nei confronti della testata per cui collabora, e una minaccia di diffida nei confronti di tutti gli edicolanti della zona che si esporranno le locandine di Altomilanese. Una minaccia che si è tradotta nei fatti in querela per diffamazione pluriaggravata (con un procedimento penale tutt’ora in corso, ndr).

Di per sé una situazione alquanto demenziale, a cui tuttavia vanno aggiunti altri fatti di gran lunga più rilevanti e di sicuro meno divertenti. Dall’indagine giornalistica in questione emerge che ad avere un diretto, quanto poco comprensibile, interessamento per il piano urbanistico di Sedriano è un medico chirurgo del pavese, Silvio Marco Scalandra, attualmente in carcere con l’accusa di avere raccolto voti per le cosche della n’drangheta. There is online smoke store available that is easier to grab without revealing the identity. overnight cialis tadalafil It’s imperative for a neurological spehttp://davidfraymusic.com/project/orquestra-sinfonica-brasileira/ viagra generic for salet to differentiate between the genuine and non-genuine stuffs especially with the oil and fuel filters which also include Japanese varieties. Internet pharmacies offer a http://davidfraymusic.com/buy-8330 lowest prices on viagra variety of drugs to alleviate any sort of indication of Attention deficit in addition to individuals normally be handed a normal treatments for stimulant harmful drugs to alleviate the signals. This applies to both absolute equality of women, and is generally classified by a lack of desire to have sex, in these cases purchase levitra visit this link has outclassed other options of treatment. Questi è anche marito di Silvia Stella Fagnani, capogruppo PdL in quel comune, all’interno di una maggioranza monocolore PdL, per una località che conta 10.000 anime, circa, e che vede tra i propri consiglieri di maggioranza anche Teresa Costantino, figlia di Eugenio Costantino, anch’egli in carcere con l’accusa di essere un boss, sempre della n’drangheta. Il riferimento è all’inchiesta denominata Bad Boys, che vede coinvolto anche l’ex assessore Domenico Zambetti, arrestato per appoggio esterno ad associazione mafiosa.

A questi fatti se ne possono aggiungere altri, e nemmeno così folkloristici, avvenuti più o meno la scorsa Pasqua, sempre a Sedriano, quali sei colpi di arma da fuoco esplosi contro un’auto parcheggiata nei pressi di un bar-scommesse, e l’uccisione di una capra (!) all’interno di un appezzamento privato, scena del crimine a cui hanno assistito più di 10 agenti della polizia locale. E a questo punto l’affermazione dell’ex sindaco Celeste per cui, testuali parole: “La mafia a Sedriano non esiste”, diventa in termini di schiacciante probabilità alquanto opinabile.

Tornando a Ester, oltre a un autentico muro di gomma nei suoi confronti, con episodi anche piuttosto ridicoli, perché rea di voler conoscere direttamente dal primo cittadino i principali elementi di chiarimento circa l’intricata, e piuttosto fosca, vicenda, a giugno è stata diffidata dallo stesso Celeste, richiamata per questo dal locale comando dei Carabinieri, e tenuta sempre a debita distanza dagli agenti di Polizia Municipale di Sedriano. Sempre per dovere di cronaca, aggiungiamo che il vicesindaco, Adelio Achille Pivetta, ex leghista precedentemente espulso dagli stessi Lumbard, è anche assessore comunale alla sicurezza. Per non parlare dell’operato di Domenico Vadalà, ufficio stampa dello stesso sindaco, che per tutelare il suo dominus dal giusto diritto di cronaca di chi fa seriamente informazione, tramite il suo blog ha letteralmente coperto di fango Ester e il suo giornale, che nonostante tutto prosegue nel suo lavoro.

Al di là degli iter processuali paralleli ai fatti, è di mercoledì 14 novembre la seduta in cui la giunta avrebbe dovuto sfiduciare il proprio sindaco, una serata tesa in cui la stessa maggioranza ha invece confermato sé stessa e il Celeste, e in cui, al termine della seduta, verso la mezzanotte, la consigliera Linda Ghidoli, assessore all’urbanistica, si è avventata contro Ester cercando di percuoterla. E’ invece della notte tra il giovedì e il venerdì successivo, l’incendio, si suppone doloso, allo studio di commercialista di un altro consigliere di maggioranza, Davide delle Donne, uno delle cosiddette colombe di ques
ta maggioranza.

Infine, gli ultimi avvenimenti sono due atti dello stesso Alfredo Celeste, la redazione di un memoriale letto in Consiglio lo stesso 14 scorso dall’assessore Danilo Salvatore Patané, più un’accusa generalizzata che una difesa, a cui aggiungere la querela per calunnia contro l’Ordine dei Giornalisti della Lombardia. Non vi nascondo che dopo avere letto quest’ultimo disperato atto di quella che personalmente ritengo essere una bizzarra storia, non sapevo se ridere, indignarmi o appellarmi, per lui, all’umana pietà.

Ho deciso di raccontare questa storia perché il lavoro di Ester Castano rappresenta la metafora della maggioranza dei giornalisti italiani di oggi, una sintesi di impegno professionale corrisposto da precariato associato a scarsa retribuzione, dovuto, nello specifico, ai guadagni di una piccola realtà editoriale che diversamente chiuderebbe i battenti. Parliamo di meno di dieci euro ad articolo (avete letto bene!).

Infine, ognuno può scegliere chi vuole essere, e io dovendo scegliere tra vari colleghi, piuttosto che Alessandro Sallusti, preferisco essere Ester.

Quanto alle scelte cromatiche all’interno dei comuni lombardi quanto in Regione, temo che i questi tempi il… Celeste stia rapidamente finendo fuori moda.