A chi, a vario titolo, si occupa di raccontare fatti, dai cronisti agli storici, è (o dovrebbe essere!) ben chiara la differenza fra realtà oggettiva e realtà soggettiva, almeno sulla carta. Vi è infatti, e sottolineo correttamente, da parte della maggioranza dei consociati, da chi produce informazione a chi ne fruisce, l’idea che la verità di evento sia posta in diretta proporzionalità con la sua rilevanza, premessa che, almeno alle volte, alla prova dei fatti si traduce in una mera presunzione.
Con quest’idea è stata sviluppata l’organizzazione della mostra fotografica Different Wars, inaugurata il 10 gennaio, e presente fino al 26, presso la Casa della Memoria a Milano, in cui sono stati raffrontati i libri di testo di sei differenti nazioni nel racconto della Seconda Guerra Mondiale. Un’ampia sintesi più o meno quello che ognuna di queste società vuole trasmettere alle generazioni future, sotto il profilo delle esperienze che, sia livello individuale che collettivo, contribuiscono a plasmare in termini identitari, spia di una comunità come di una nazione intera. Attraverso la comparazione delle scelte tematiche, come di quanto è avvenuto nell’arco di tempo fra il 1939 e il 1945, si leggono i percorsi storico-educativi di Germania, Repubblica Ceca, Italia, Lituania, Polonia e Russia.
Il prodotto della mostra, che rappresenta probabilmente senza dubbio, l’episodio storico più doloroso e sanguinoso dell’intera storia umana, presenta i temi privilegiati dagli autori di alcuni manuali di testo selezionati in ciascun paese, associati alla scelta delle fotografie e delle vignette, accompagnate a loro volta da spiegazioni, e corredati da giudizi. Attraverso una serie di pannelli divisi in due ambiti specifici, il primo nazionale e il secondo tematico, l’obiettivo della mostra è quello di evidenziare i più significativi aspetti del processo di interpretazione e di trasmissione dei fatti, e di quanto noi consideriamo la cosiddetta memoria storica. Un percorso che attraversa a vario titolo, anche rispetto alla partecipazione stessa delle nazioni coinvolte all’interno dello stesso conflitto in modo da permettere agli stessi visitatori di, per così dire, sfogliare le pagine dei manuali e toccare con mano le differenti guerre, da cui il titolo, differentemente vissute e percepite in ognuno di questi paesi.
Il grande pregio è che, almeno per una volta, vi è una diretta conoscenza del racconto attraverso la Storia (quella con la S maiuscola) sia dei vincitori che dei vinti, di chi ha scelleratamente perpetrato e poi dichiarato la guerra, di chi si è associato a quello che temporaneamente era stato il carro del vincitore salvo poi cambiare idea, di chi la guerra l’ha da prima scongiurata con un patto e poi l’ha subita, o di chi l’ha solamente vissuta come nazione occupata, ma nella quale si sono poi create sacche di resistenza.
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Different Wars – 11-26 gennaio dalle ore 9.00 alle 17.00
Casa della Memoria, via F. Confalonieri, 14 – Milano
Ingresso libero