Foto: allestimento Dalì Experience, a Palazzo Belloni di Bologna fino al 7 maggio 2017
Foto: allestimento Dalì Experience, a Palazzo Belloni di Bologna fino al 7 maggio 2017
Foto: allestimento Dalì Experience © Gianni Coppola

È la scultura di Alice nel Paese delle Meraviglie che salta la corda ad aprire la Dalí Experience, allestimento tra le opere dell’artista surrealista che promette al pubblico un’esperienza immersiva attraverso vista, tatto ed udito. Due i percorsi possibili per il visitatore coadiuvato di audiopenna: quello in italiano e quello paranoico (non prima però di essere stato omaggiato all’ingresso da un kit di baffi per eventuali selfie e giocoso Chupa Chups , il cui logo fu inventato da Dalí stesso). Appoggiando lo strumento alle icone a forma di occhio presenti sulle pareti  dell’elegante Palazzo Belloni di Bologna, che ospita la mostra fino al prossimo 7 maggio, il fruitore è accompagnato per l’intero viaggio da suoni, racconti , interviste e dalla stessa voce del maestro. Il corpus della mostra organizzata da con-fine Art consta di 200 opere provenienti da The Dalí Universe, una delle più prestigiose collezioni dedicate all’artista. La scelta curatoriale non  è stata quella di contestualizzare i lavori in una mostra che seguisse un percorso storico di stampo tradizionale, bensì di creare ambienti in grado di coinvolgere, emozionare e rendere partecipe il visitatore in un’esperienza ri-creativa, giocosa-intellettuale, e questo è stato anche reso possibile grazie alla preziosa collaborazione con una delle realtà di progettazione di tecnologie interattive più famose sul territorio, lo studio Loop.

Accanto alle iconiche sculture costituite da orologi molli ispirategli dal formaggio Camembert, veneri con cassetti  e colli di giraffa, chiocciole giganti, elefanti dai corpi possenti in contrasto con zampette lunghe e fragili, compaiono sorprendenti opere grafiche tratte da Alice nel Paese delle Meraviglie, litografie dagli echi boschiani  mutuate dall’universo di Gargantua e Pantagruel,  incisioni ispirate all’Arte di amare di Ovidio,  disegni dedicati al Decameron di Boccaccio, alle Favole di La Fontaine e  a Don Chisciotte.

Inoltre sono presenti in mostra gioielli e sculture in vetro originali custoditi in grandi teche, proiezioni sulle pareti create ad hoc, rinoceronti in corsa che si sovrappongono agli ignari visitatori, ambientazioni in 3d (di cui segnaliamo una stanza suggerita allo studio Loop  dalle scenografie disegnate da Dalí per il film Spellbound di Hitchcock caratterizzata da intere pareti di occhi) , quadri in movimento (vedi i petali de La rosa meditativa che, soffiando, si animano sul cielo azzurro dello sfondo), cassetti da aprire ed infine una copia del leggendario Mae West sofa. Persino in bagno il visitatore non è lasciato solo:  seguendo infatti le  immagini di piccole formiche a terra (soggetti non casuali ma protagoniste degli incubi di un giovane Dalí dopo che le aveva viste divorare il corpo di un animale), sarà condotto dal cortile esterno al piano inferiore, dove foto che ritraggono il genio catalano nelle sue mille vesti trasformiste, si alternano ai lavandini ed alle piastrelle insieme ad una bizzarra installazione costituita da una lavatrice sormontata da una poltrona ed una buffa interazione tra l’artista ed il critico Tatti Sanguineti che compare all’interno dell’oblò.

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Dalí experience non si conclude a Palazzo Belloni però, ma si estende in vari luoghi della città che accolgono grandi sculture dell’artista, oltre che nella sede del Museo ebraico (Dalí – A jewish experience) dove è esposta una preziosa selezione di opere grafiche, Le dodici tribù d’Israele e Mosè e il monoteismo insieme ad un’installazione multimediale (un libro apparentemente bianco anima via via le sue pagine con disegni tridimensionali dell’universo daliniano). In concomitanza con la mostra è stata creata un’app di realtà aumentata per visualizzare gli oggetti di Dalí in giro per Bologna e varie iniziative collaterali tra cui menù ad hoc in partnership con i migliori ristoranti cittadini.

Bologna, Palazzo Belloni, Via Barberia 19
Dal 25 novembre 2016 al 7 maggio 2017
www.daliexperience.it