Foto di scena: Corrado d’Elia © Angelo RedaelliPietroburgo. Un sognatore, un giovane idealista avulso dalla realtà e privo di amici, durante una passeggiata notturna sul lungo fiume incontra Nasten’ka, una ragazza diciasettenne che provoca in lui un folgorante sentimento d’amore. La ragazza rimane a sua volta colpita dalla cortesia frammista a timidezza del giovane. Nell’arco delle quattro notti bianche della Russia settentrionale, quando il sole tramonta dopo le 22, i due si confidano, e nasce così una travolgente quanto intensa amicizia. Nasten’ka si sfoga, descrivendo la sua vita con la nonna possessiva, e rivela che sta aspettando ormai da un anno un uomo, un coinquilino, al quale aveva confessato di essersi perdutamente innamorata di lui. L’uomo, a causa della sua povertà, le aveva chiesto un anno di attesa. Quando tuttavia la ragazza, una volta passato il tempo richiesto, lo invita per lettera ad incontrarla, egli disattende l’appuntamento e non si presenta. Also, the erections look and feel bigger cheap viagra samples to the user and his partner/s. One should have no apprehension in the functionality and usability so that you know how it works and hence quite a lot of time, they fail to share cheapest sildenafil even with their partners. According to reliable sources, generic drugs save consumers an estimated 8 to 10 billions USD greyandgrey.com levitra generika a year at retail pharmacies. One of the most serious side effects of steroids – it is their effect on the production of best viagra prices http://greyandgrey.com/stuart-s-muroff/ssm/ dihydrotestosterone or DHT. La quarta notte Nasten’ka cerca di dimenticarlo rivolgendo le sue attenzioni al sognatore, che a sua volta riesce a confessare alla ragazza il suo sentimento per lei, ma in quel momento il vecchio amore che sembrava perduto riappare. Secondo spettacolo della stagione 2013/14, Notti Bianche, adattamento del romanzo giovanile di Fёdor Dostoevskij del 1848, continua l’indagine teatrale sul sogno iniziata da Corrado d’Elia con Don Chisciotte e proseguita con Io, Ludwig van Beethoven. Anche questo lavoro, contrariamente a quello messo in scena dallo stesso D’Elia al Teatro Litta tre stagioni fa, che ha visto la presenza di Stefano Annoni nel ruolo del sognatore e di Désirée Giorgetti in quello di Nasten’ka, è un monologo dove il regista e interprete appare nelle vesti di narratore. L’allestimento scenico è simile a quello dell’edizione precedente, con tre pareti bianche pervase da una’intensa luce azzurra, e numerose lampadine sospese in aria grazie a sottili cavi elettrici, che illuminate emulano la stellata notturna di Pietroburgo. Al centro del palco uno sgabello, su cui si siede D’Elia per descrivere al pubblico il racconto.

Se l’interpretazione con due attori ha avuto il vantaggio di vivacizzare, grazie all’azione scenica, il plot narrativo, il monologo riesce di contro a raggiungere una straordinaria intensità poetica. In questo caso non è più il sognatore ad essere il protagonista della vicenda, ma il sogno stesso, che s’infrange come l’illusione d’amore di colui che l’ha generato. Uno spettacolo senza sbavature, riuscito nel suo intento, che è quello di sottolineare ancora una volta la concretezza del tessuto onirico sui destini dell’umanità.

 

 

Giudizio: ***

 

 

Produzione TEATRO LIBERO

Notti Bianche di Fedor Dostoevskij

Progetto, adattamento e regia di Corrado d’Elia
Con Corrado d’Elia

Assistente alla regia: Emanuela Ferlito

Voce registrata: Monica Faggiani

Scene: Francesca Marsella
Luci: Alessandro Tinelli
Foto di scena: Angelo Redaelli

Milano, Teatro Libero, via Savona 10
Dal 1° al 14 ottobre 2013

www.teatrolibero.it