Foto di scena: Lunga giornata verso la notte – Da sin. Milva Marigliano, Rosario Lisma, Riccardo Buffonini, Arturo Cirillo, al Teatro Menotti di Milano fino a domenica 4 febbraio 2018
Foto di scena: Lunga giornata verso la notte – Da sin. Milva Marigliano, Rosario Lisma, Riccardo Buffonini, Arturo Cirillo, al Teatro Menotti di Milano fino a domenica 4 febbraio 2018
Foto di scena: Lunga giornata verso la notte – Da sin. Milva Marigliano, Rosario Lisma, Riccardo Buffonini, Arturo Cirillo © Diego Steccanella

Al Teatro Menotti di Milano, fino a domenica 4 febbraio, l’ultimo lavoro di Arturo Cirillo per il ciclo dedicato ai drammaturghi americani

Dopo Tennessee Williams e Edward Albee, Arturo Cirillo si confronta con il Premio Nobel Eugene O’Neill (1888 – 1953) nel suo lavoro più apprezzato, La lunga giornata verso la notte (Long Day’s Journey into Night), dramma scritto tra il 1941 e il ’42, che ha debuttato solo nel 1956 a Stoccolma per essere insignito del premio Pullitzer l’anno successivo come miglior drammaturgia e del Tony Award come miglior opera teatrale, e che nel 1962 ha visto l’adattamento cinematografico di Sidney Lumet. La pièce, con protagonista la famiglia Tyrone, è ambientata nel Connecticut durante il mese di agosto 1912 e si svolge nell’arco di una giornata, un plot narrativo dove emergono malinconie, disperati rimpianti, abissi endemici della coscienza condizionati da egoismi e sensi di colpa.

Sul palco del Teatro Menotti, oltre allo stesso regista nei panni di James Tyrone , sono presenti Milva Marigliano, Rosario Lisma e Riccardo Buffonini, rispettivamente nei ruoli della moglie Mary e i due figli, James Jr. ed Edmund. James è un attore attempato con un profondo rammarico per la sua carriera, Mary una morfinomane da poco uscita dalla clinica, Junior un commediante fallito ed Edmund, il secondogenito, un soggetto introverso malato di tubercolosi. Su quest’ultimo viene fatta pesare la responsabilità della malattia della madre, subentrata dopo la nascita, anche se in realtà la sua venuta al mondo ha sostituita quella di Eugene, un fratellino morto in precedenza all’età di due anni. Il padre ha voluto sistemare il suo primogenito in teatro senza successo, trascura il secondogenito, è avaro e si rifugia nell’alcol. Allo stesso modo James Jr. tuffa il suo disagio in una vita dissoluta, frequenta prostitute e si ubriaca. Nei confronti di Edmund c’è un rapporto di amore e odio insolubile, dove il rancore del passato per le attenzioni della madre nei confronti del neonato fratellino si mischiano nel presente con la paura di perderlo a causa della terribile malattia contratta. La madre, preoccupata a sua volta per la salute di Edmund, vive una sua dimensione parallela fatta di droga e ricordi, dal suo incontro con James, il suo innamoramento, fino a una possibile carriera di pianista sepolta tra gli sbuffi e i merletti del proprio vestito da sposa.

Racconto in gran parte autobiografico (Tyrone è la contea donata alla famiglia O’Neill da Enrico VIII nel 1542 e l’autore, con un fratello alcolizzato e la madre di nome Mary, fu ricoverato tra il 1912 e il 1913 per tubercolosi) è qui reinterpretato da Arturo Cirillo come l’analisi di un sogno americano infranto che trova sfogo nella solitudine dei personaggi, tutti egualmente protagonisti, dando luogo a uno spettacolo ineccepibile e intenso, non scevro da ironia amara, una vera lezione di teatro. L’assenza della cameriera Cathleen, presente nel testo originale, focalizza meglio, attraverso l’azione scenica, la desolazione dei singoli e i loro egoismi, portando una riflessione sul nostro presente dove la disfunzionalità dei rapporti familiari, soprattutto dovuto all’uso di droghe e alcol, è sempre più diffusa. Non a caso il tutto viene avvolto dai fumi della nebbia, inquietante presenza che ovatta con suggestivi effetti la disperazione e la doppiezza di ognuno.

Giudizio: ****

TIEFFE TEATRO MILANO
Spettacolo selezionato nell’ambito di NEXT edizione 2017-18 promosso da
REGIONE LOMBARDIA in collaborazione con Fondazione Cariplo
presentano:

Lunga giornata verso la notte di Eugene O’ Neill
Traduzione di Bruno Fonzi

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prima nazionale

Con Milvia Marigliano, Arturo Cirillo, Rosario Lisma, Riccardo Buffonini
Regia di Arturo Cirillo

Scene: Dario Gessati
Costumi: Tommaso Lagattolla
Luci: Mario Loprevite
Assistente alla regia: Mario Scandale
Assistente scene: Maddalena Moretti
Assistente costumi: Donato Di Donna

si ringrazia per la collaborazione Lucia Rho

Milano, Teatro Menotti, via Ciro Menotti 11
Dal 25 gennaio al 4 febbraio 2018
www.teatromenotti.org