Foto: una natura sospesa di Jorge Mayet , Arte Fiera Bologna 2016
Foto: una natura sospesa di Jorge Mayet , Arte Fiera Bologna 2016
Foto: una natura sospesa di Jorge Mayet © Arte Fiera Bologna 2016

A Bologna la 40° edizione di Arte Fiera, che ha visto per la quarta volta la direzione artistica di Claudio Spadoni e Giorgio Verzotti, e la Fiera Off SetUp capitanata da Simona Gavioli ed Alice Zannoni

La 40°edizione di Arte Fiera, tenutasi dal 29 al 1° febbraio, si è presentata così: 222 espositori – di cui 190 gallerie d’arte moderna e contemporanea-, oltre 2.000 opere, più di 1.000 artisti rappresentati su una superficie di 20.000 mq, 58.000 visitatori, e la partecipazione di Lindsay Kemp, coreografo britannico di fama internazionale che durante il suo intervento di apertura in occasione del vernissage, ha omaggiato David Bowie. Accanto ai padiglioni 25 e 26 dedicati ad artisti viventi e agli storicizzati del calibro di Balla, De Chirico, Mirò, Fontana, Burri, Manzoni, Hartung, Klein e alle note correnti del Futurismo, della Metafisica, dell’Arte Cinetica, Analitica, Concettuale, Informale, Povera e della Transavanguardia, è sorto un nuovo padiglione, il 32 (in collaborazione con MIA Photo Fair Milano, curato da Fabio Castelli), interamente rivolto alla fotografia e ai Solo show che si è rivelato essere una scelta apprezzata.

Tante le opere bizzarre esposte negli stand di cui ci limiteremo a citarne solo alcune: la maxi Giraffa di Quentin Garrel, Kleiner Hexenkreis di Douglas Henderson – scope disneyane che vibrano girando in circolo -, le nature sospese e sradicate dell’artista cubano esiliato a Maiorca Jorge Mayet, American idol di Francesco de Molfetta, ovvero una Statua della libertà in sovrappeso per colpa dei troppi hamburger mangiati; e ancora l’installazione-groviglio di cavi elettrici Per sedurre gli insetti di Paolo Grassino, Summer of love (fiori cinetici e grammofoni dai quali escono i versi di Bomb di Gregory Corso) del sound artist Douglas Henderson, The knights of the sea of my soul hangs out with bad company, terracotte smaltate, di Nero Alessandro Neretti. Stando ai galleristi presenti, bilanci positivi anche a livello di vendite per quella che si rivela essere ancora una volta la manifestazione artistica più importante su scala nazionale.

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Giunta alla sua quarta edizione, la Fiera Off SetUp Contemporary, tenutasi dal 29 al 31 gennaio presso l’Autostazione di Bologna, capitanata dal duo Simona Gavioli e Alice Zannoni, con un occhio di riguardo verso artisti e curatori under 35, quest’anno ha scelto come tema l’Orientamento. 44 gallerie italiane e straniere hanno presentato lavori eterogenei: dalla pittura, alla scultura, dall’illustrazione alla fotografia. Il premio SetUp è andato a Valentina D’Accardi ed al suo progetto Fiume con la Galleria Abc, lavoro fotografico in cui l’artista ripercorre le tracce del corpo trascinato dalla corrente della nonna suicida, vestita allo stesso modo. E se l’orientamento è la posizione rispetto ad un sistema di riferimento, l’opera toccante della vincitrice sembra ribadire che la nostra direzione possiamo prenderla soltanto se prima ci siamo rivolti al passato per capire da dove veniamo e poter poi quindi proseguire il nostro cammino con più forza e consapevolezza.

INFO:
www.artefiera.bolognafiere.it
www.setupcontemporaryart.com